sabato 5 ottobre 2024

Punta d'Orogna 2474 m Cazzola 2330 m

Posteggiamo facile a Baceno VCO 630m e dopo 3 km superato Croveo salutiamo l’asfalto. Attraversiamo il ponticello (acqua) e seguiamo le indicazioni per il treno dei bambini. Costeggiamo le carrozze ferroviarie adibite a colonia estiva e prendiamo la sterrata che dopo una partenza facile fa calmare i bollori con rattoni poco raccomandabili. All’ultimo tornante ci immettiamo in moquettato e difficile sentiero seguendo per Esigo. La prima parte alterna pedala/spingi ma poi si rimane costanti in sella. Arriviamo a nuova sterrata e proseguiamo a sx in salita. Si pedala facile guadagnando quota e sotto le incombenti pareti di Cistella e Diei siamo accompagnati, vista la stagione (Ottobre), dall’incessante e vicinissimo bramito dei numerosi cervi presi in faccende amorose e territoriali. Piccolo guado sulla dx e schifando il facile sentiero che sale pigro ci inerpichiamo su labile traccia prativa. Il primo alpeggio è raggiunto e ora su sentiero piacevole raggiungiamo l’Alpe Bondolero. Ecco dinanzi a noi l’omonima valle e portandoci avanti scorgiamo all’apparenza lontanissimo il passo Valtendra, 2430 m, primo step di giornata. Niente traccia, niente bolli, se non sul finale, ma si punta il colle e non ci si sbaglia. Primo affaccio verso il Veglia con monte Leone e Terrarossa a farla da padroni. Torniamo indietro ma dal sentiero alto, magnifico, in leggera discesa completamente ciclabile finchè non ricomincia a salire, ma attenzione all’esposizione e ad un paio di passaggi sbaglia e muori. La seconda parte è a spingi/porta ma con il coreografico finale pedalato per arrivare alla Scatta d’Orogna. Qualche passetto in più e siamo alla Punta d’Orogna 2474 m. Complice la giornata fotonica panorama a 1000 sul meglio dell’Ossola. Scendiamo con buon impegno 100% in bici fra sassi, pietroni e scogli fissi. L’ultima parte molla le difficoltà e in breve raggiungiamo il bivio per il Cazzola. Qui incomincia la parte più zen del giro, morbidi e a volte appartati panettoni erbosi, fra pedale e spintarelle, con alle spalle le severe pareti di Cornera e Cervandrone. Cima del Cazzola 2330 m ed ennesimo 360 da ricordare. Scendiamo a fantasia (ocio ai buchi) verso gli impianti e poi pieghiamo a sx trovando il sentiero che ci porta all’alpe Misanco e all’attacco della breve bastionata da salire spallando oltre la quale siamo nei pressi del lago Nero e dove un sentiero per nulla facile permette di sfoderare tutte le proprie abilità. Caliamo quasi alla fine della val Buscagna e poco oltre ci lanciamo nella divertente e per nulla scontata discesa che ci fa atterrare alla piana del Devero. Qui si può prendere direttamente l’ultima discesa, ma se si ha tempo di allungare un poco come in traccia si risale facile a Crampiolo per il sentiero invernale e si scende dall’altra parte su ottimo sentiero. Superiamo il posteggio e prendiamo a dx la mulattiera a chiocciola verso Goglio poi con altri sentieri perdiamo ancora quota. Inevitabile velocissimo trasferimento su asfalto per ritrovare il treno dei bambini ma questa volta seguiamo i bolli a sx e con sentieri sempre vari e mai banali raggiungiamo prima le marmitte di Croveo poi Baceno dove con 2 minuti di bitume siamo all’auto.

In conclusione gran bel giro dai panorami di primissimo livello con ottimi spunti tecnici ma senza esagerazioni.

Distanza : 41 km
Dislivello : 2500
Tempo : 9 ore
Difficoltà tecnica : medio/difficile
Condizione fisica : duro
Traccia: Punta d'Orogna Cazzola















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