sabato 22 marzo 2025

e la Liguria .... muta !

Quando tutto sembra perduto con monsoni catastrofici in ogni dove, mamma VdA ci viene in aiuto con un Top Tour fatto da un patchwork di sentieri a bassa quota. Tutti ben noti ma perfetti e leccati per un fast & furious di grandissima goduria anche con maltempo.

Start come di consueto da Povil 670 m.
Solita salita scialla come per il M.Mary/Becca Viou/Croce di Fana ma alle prime nevi di quota 1600 m invertiamo la rotta.
Purtroppo si perde un duecentello su forestale ma subito dopo ottimissimo ST fino al congiungimento con il 7 fino al castello di Quart 750 m. Full gas.
Risalita a Blavy 1500 m, cambio del perizoma sudato e zò de lè per il 105. Super smutanda che non percorrevo da Hanni ma veloce e divertente fino al Ru Pompillard (occhio a non lasciarci il cerchio tra un bunny hop e l'altro). Non abituatevi troppo a questi lussi.
L'ultima risalita è questa volta interamente su ST e la gamba depilata fa spesso la differenza. Tra le migliori salite della valle, commovente.
Ritornati al quadrivio dei 1250 si scende sempre lesti nel primo tratto, poi balcone panoramicissimo e leccatissimo con finale bello vertical, teNNIco e ammazzacristiani.
Ru, vigneti e panchine dell'aMMore ci riportano belli contenti alla macchina.


Giretto del sabato salvato e la Liguria .... muta !


Distanza: 45 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 6.5 h
Difficoltà tecnica: Medio
Condizione fisica: Medio
Traccia gps: e la Ligura muta !








sabato 8 marzo 2025

Punta Elgio 2800 m (quasi) Rupe Gesso 2400 m Formazza winter ed.

Bollettini neve e inviati speciali dalla Formazza segnalano buone condizioni neve con discreto rigelo notturno. Comoda sveglia alle 03.30 e prima dell'alba siamo kulo in sella.

Per allungare il brodo partiamo da Ponte VB 1280 m casomai volessimo estendere anche verso il Vannino nel pomeriggio (see ciao). Strada fino a Riale 1700 m, poi ottimo innevamento e battitura fino al Maria Luisa 2160 m. Tutta la sponda del Lago Toggia è pressata da eroici ciaspolatori che ci regalano 2 spanne di trail perfettamente pedalabile fino al Passo S.Giacomo 2300 m (si ma ... ocio !).
Topperia che vale già la giornata !
Dal passo traccione autostradale portante, questa volta scialpinistico, che sarebbe un peccato non sfruttare. E così tra spintarelle e portagino arriviamo incredibilmente fino alla spalla della Punta Elgio. Ci fermiamo al montarozzo quotato 2600 m con vista assoluta a 360 a cavallo della Val Bedretto. Marooo !
Discesa semplice ma da equilibristi per stare obbligatoriamente sulla traccia di andata, tranne breve loop-ino, fino al passo dove migliora ulteriormente anche se il caldo dell'irragiamento di marzo comincia a farsi sentire.
Risaliamo sempre con ottimo pedale verso il lago Castel e poi ancora verso i Boden in ambiente magnifico lumando i canali del Corno Castello 3100 m e della bocchetta di Castel. Ultimo tratto ripido e faticoso in portage e siamo alla Rupe del Gesso 2438 m, semplice ma di grande effetto con la bici.
Discesa sempre dalla via di salita senza particolare impegno tecnico ma piacevolissimo. La neve ha oramai mollato troppo e anche i tagli sotto il Maria Luisa sono inutili dunque dopo il primo ribaltone a 360 ci dedichiamo alle sgumme sulla poderale modello @montagnavera.
Dalla Cascata del Toce tentiamo il sentiero estivo ma è una ravanata totale.

In conclusione: itinerario semplice ma panoramicissimo e di grande gusto. Immancabile nel CV del Fattone ma da valutare sempre attentamente perchè le insidie si nascondono anche nei tratti apparentemente innocui (soprattutto la parte che costeggia il lago Toggia).

Distanza: 44 km
Dislivello: 1800 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Facile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Elgio Rupe Gesso Formazza


































domenica 23 febbraio 2025

Monte Pizzocolo 1581 m

Meteo loffio, il Garda illude con qualche raggio di sole. Proviamo sto Pizzocolo.

Start da Salò BS 100 m slm, appena fuori dalla statale. Molto comodo.
Un pò di asfalto ma con poco traffico (10 km) fin verso S.Michele poi ottima salita sterrata a tratti molto ripida ma sempre perfettamente pedalabile. A 1100 m brevissimo portage giusto per evitare di allungare dal passo dello Spino. Militare a tratti faticosa + qualche spintarella e ci siamo.
1581 m di panorama ciaparatt ma potenzialmente meraviglioso su tutto il Gardaland. Vabbuoh.
Barretta loffia al riparo della chiesetta appena sotto la cima e zò de lè !
Inizialmente si ripercorre il sentiero di salita con qualche tratto roccioso / scassato divertente poi un paio di tagli impegnativi ma brevi e a seguire sentiero delle Trincee. Un pò sporco ma niente male a parte cambio e forcellino fottuti. Dal rifugio prendiamo il sentiero delle Gemelle o Don Pablo inizialmente semplice poi via via più martoriato dagli anni, sassoso e da galleggiare. Al ponte delle Verghere, 600 m, idea era di scavallare e cambiare valle per evitare la sterrata ma dopo almeno 1h di ravanage avanti e indetro mi sono rotto i maroni e ritornato a S.Michele sulla forestale.
Finale ottimo e divertente dal M.San Bartolomeo 569 m (Corna di Salò).

In conclusione: non il giro dell'anno ma sicuramente una bella domenica di svago. L'Ikea può attendere.

Distanza: 41 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Medio 
Condizione fisica: Medio
Traccia gps: Monte Pizzocolo















domenica 2 febbraio 2025

Finale Ligure XL

Ogni tanto ci sta pure il Luna Park di Finale a patto naturalmente di non imbrogliare con i furgoni ma di soffrire di perenne maldichiul per tutta la giornata a pedale.

Tutto perfettamente mappato su https://www.finaleoutdoor.com/ ma non ho trovato in giro tracce complete. Ho filtrato quindi i sentieri più difficili e cuciti insieme assicurandomi che fossero aperti per la giornata.

Start da S.Bernardino (per mia comodità) -> Pianarella (il migliore) -> Finalborgo trasferimento -> Gorra (rattoni) -> Monte Collarina 600 m -> Cacciatore (bello tosto e oggi vaginoso) -> ottima risalita alla Base Nato 1000 m -> H e H veloce (pure troppo) -> Champery (capolavoro enduro) -> risalita al Colle Cravarezza 958 m -> Ingegnere (lungo e vario) -> Feglino trasferimento -> Cromagnon (ma ho ciccato il bivio) -> risalita dal Dolmen (spintarelle).

In conclusione: sicuramente non il mio genere, a parte il Pianarella, ma indubbiamente girone di altissimo livello che fatto al 2/2 mette d'accordo smanettoni e disagiati vari.

Distanza: 56 km
Dislivello: 2800 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Finale 20250202







sabato 11 gennaio 2025

Corna Trentapassi 1244 m

Classico hard core del lago d'Iseo, finalmente anche nella Bibbia.

Start da comodo parcheggio a Marone BS 230 m. Asfalto fino a Zone poi rattoni fino alla forcella 964 m. 300 m sotto minimo sindacale di Portage e siamo alla panoramicissima cima a piombo su lago. Top !

Discesa. Primissima parte impegnativa per fondo un po' rolling stones poi regolare fino al quadrivio dove ci si prepara per l'aviolancio. Inizialmente mansueto a parte qualche metro ripido oggi vaginoso poi sempre più ardito. Le difficoltà maggiori sono comunque concentrate sempre in pochissimi metri o su singoli passaggi quindi tutto sommato non del tutto mortale. Il sentiero è però sempre estremamente single e richiede massima attenzione. Ovviamente molto lento e con parecchie ripartenze da fermo a complicare i vari gradoni (un paio solo per kamikaze) in aggiunta a grip spesso non pervenuto. Tornantini carpiati a gogo fino in fondo. Molto assolato e piacevolissimo anche d'inverno. Se piace il genere sudo ma non muoro siamo ai massimi livelli. Astenersi smanettoni mascherati.
Sbucati sul lago struscio merenderos con sorrisino tipico di quelli scampati all'esecuzione e siamo veloci alla birretta ... ah no ci hanno tolto pure quella :-(  

In conclusione: trail immancabile, logistica dalla palude veloce. Marca giù.

Distanza: 19 km
Dislivello: 1100 m
Tempo: 4 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Medio-facile
Traccia gps: Corna Trentapassi

 










venerdì 27 dicembre 2024

Galbiga 1691 m - Rif. Venini

Chiudiamo il tris Natale24 con altro classicone: M.Galbiga + rif. Venini ma aggiungendo un pizzico di disagio.

Start da Sala Comacina per ridurre l'eterno rientro a fine giro lungo il lago. Appena dopo il cimitero subito pendenze teleferiche che diventano a tratti ascensoristiche. Fondo sempre selciato e perfetto ma ulteriormente faticoso. Oltre ai polmoni c'è da sputare anche la peperonata di zia Carmela per rimanere in sella ma per lunghi tratti alternati non basta neanche quello. Niente di grave si spinge senza problemi sotto un caldissimo sole invernale godendosi panorami sul lago da urlo. Salendo i ruderi abbandonati diventano via via ristrutturati e così il pedale sempre più stabile ma comunque sudato. Bel sentierino per aggirare la Cima Duaria e poi scialli fino in cima. 1691 m di panorama !

Tutto il resto è il classico giro. Rif. Venini -> lunghissimo traversone fin sotto il Crocione -> tornantoni militari facili -> galleria -> mulattiera e risalitina ai Monti di Nava per la parte di discesa più interessante. A parte qualche passaggio difficile, e uno irrisolto in corrispondenza della frana, il sentiero è ancora oggi ben percorribile ma da non sottovalutare per esposizione e potenziale pericolo. Ultranoto da 20 anni ma sempre meritevole. Finale con qualche scaletta tecnica e si rientra per il lungolago in maglia gialla.

In conclusione: guai a chi prende la funivia ad Argegno (ammesso che funzioni ancora) !

#ciclodisagio

Distanza: 37 km
Dislivello: 1800 m
Tempo: 6.5 h
Difficoltà tecnica: Medio
Condizione fisica: Medio-Duro
Traccia gps: Galbiga Venini








martedì 24 dicembre 2024

Cornizzolo 1240 m Pozzo

Altro fast&furious comodo e divertente: Cornizzolo + discesa Pozzo.

Start da Eupilio, occhio ai dischi orari. Pedale fino al rifugio SEC poi finalmente 150 m di portage. Ottimo panorama semiurbano e saluto malinconico a Davide, il Capo. Zö de lè per la dorsale. Occhio ai denti nei primi metri poi molto estetica. Risalita alla sbarra e prendiamo la discesa del Pozzo. Spazi aperti inizialmente con tratti veloci e breve ripido a scoglietti incasinati poi dal bosco ben valido e scorrevole. Test otturazioni nel finale. Lungo rientro all'auto con ancora qualche su e giù.

#ciclodisagio

Distanza: 23 km
Dislivello: 1300 m
Tempo: 3.5 h
Difficoltà tecnica: Medio-Difficile
Condizione fisica: Facile
Traccia gps: Cornizzolo Pozzo