domenica 29 settembre 2024

Giro del monte Matto

Buongiorno bikers inserisco un itinerario fantastico nella meravigliosa valle Gesso che soddisferà chiunque avrà voglia di percorrere questo tour.
I luoghi attraversati e un numero esagerato di laghi alpini lascerà un ricordo indescrivibile.

Start da S'Anna di Valdieri con comodo asfalto sino a Terme di Valdieri.
Da qui per forestale si sale in direzione piana di Valasco che attraversiamo per salire verso il lago inferiore di val Scura con tratti ripidi e fondo che non perdona ... con alcune penalty.
Prima del lago prendiamo il sentiero che in traversata ci porterà al laghi inferiori di Val Rossa.
Arrivare qui dove inizia il sentiero varrebbe già il viaggio per la bellezza dei luoghi ma continuando aggiungeremo qualcosa di magico al tour.
Questo sentiero che compie un lungo traverso, viene percorso nella sua prima parte a spalla o spingendo la mtb e continua con tratti alternati pedale e spintage sino ai laghi con viste pazzesche e panoramiche....OLLAMADONNA KE SENTIERO!!! TOPPERIA ASSOLUTA

Dai laghi la musica cambia e il portage diventa integrale duro su grossi blocchi di pietra. La pendenza aumenta ancor di più nella parte finale alla bocchetta della Paur 2890mt.

Giunti a questo punto (oggi 29/9/2024) troviamo a nord per i primi 50 m disl. neve durissima che ci mette alla prova nel disarrampico utilizzando per lo più i tratti scoperti in pietra che sono comunque ghiacciatini.

Passato il primo ripido tratto il sentiero è cmq coperto da neve durissima e dobbiamo utilizzare i pezzi scoperti per procedere per un 100 m disl. ancora. Quando siamo sopra il lago soprano di Sella a quota 2700 saliamo stabilmente in sella e ci godiamo questa meravigliosa e infinita discesa su largo sentiero che alterna tratti molto scassati ad altri più flow sino al rifugio Livio Bianco 1900 m.
KE FIGATAAAA

Nel percorrere questa discesa vedremo almeno 7 /8 laghetti incastonati in ambienti da favola.

OLLAMADONNA KE SPETTAKOLOOO QUESTO TRATTO!!!

Dopo il rifugio la discesa diventa veloce su stradella molto dissestata e sentiero che inpegnano piu gambe e braccia che in tecnica.
Arriviamo così a S'Anna luogo da cui abbiamo iniziato questo meraviglioso tour.

Chiudiamo così un itinerario che mi è piaciuto tantissimo per panorami, ambiente, trail e i tantissimi laghetti lambiti a bordo delle nostre mtb.
VALLE GESSO ANCORA UN ALTRO TOUR DI ALTISSIMO LIVELLO!!!!

OLLAMADONNA KE SPETTAKOLOOO

Stay tuned

Distanza: 37 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Giro del Monte Matto




























Sentiero del Re 2911 m - 3005 m con finale inedito

Classico trail sopra Ceresole Reale in valle Orco, ma con una deviazione finale per andare a scoprire la discesa dal casotto Cialme del P.N.G.P. (2299m).
Partenza dal paese 1556 m, asfalto su pendenze modeste per circa 8 km fino ad intercettare il sentiero Chabod (1840m): si cicla praticamente tutto a parte alcuni tratti ripidi e franosi.
Giunti a quota 2350 m si prende a destra in direzione colle della Terra passando per il casotto P.N.G.P Bastalon (2420m): bellissimo traverso in gran parte pedalabile, si gode della vista delle Levanne a ovest, i laghi Serrù e Agnel e sotto verso sud del lago di Ceresole . Con facile spintage si arriva al colle della Terra 2911 m: godiamo della splendida vista in basso sul lago Lillet e anche del prossimo colle della Porta.
La breve discesa parte bene, bella verticale con divertenti tornanti ma in parecchi punti franata o sbrisolona, quindi occhio. Giunti al lago (2760m) si risale prima tra massi poi su una crestina, sempre in sella su stupendo sentiero in ambiente surreale. Arrivati poco sotto al colle si smonta e si spinge tra sfasciumi e massoni, ma il sentiero è sempre evidente e comunque ben segnato (io ho trovato neve ma era bella compatta e non ho avuto problemi). Arrivati al colle della Porta 3005 m ci aspetta una entusiasmante, lunga e tecnica discesa: non posso dare un giudizio sulla prima parte, c’erano almeno 10 cm di neve compatta, quindi ho surfato tutto in sella in discesa per almeno 200 metri (divertentissimo) con pendenze (fortunatamente) modeste e con ampi tornanti. Esaurita la neve si continua su classico sentiero a ostacoli ma niente di particolarmente tecnico, è l’ambiente circostante che lo rende speciale. Dopo aver attraversato il vallone del Roc (2260m) parte un saliscendi solo in parte ciclabile che passa per l’alpe Loserai inferiore e ci accompagna fino all colle Sià (2275m). Da qui ancora esigente discesa tecnica fino ad arrivare al bivio per il sentiero Balcone (1950m). Prendiamo a destra, per qualche sporadico tratto si sta in sella, dopo diventa man mano spintage e infine inevitabilmente portage (si attraversano tre pietraie) . Dopo circa un’ora e un guadagno di circa 200m d+ si arriva sotto al casotto delle Cialme (2260m) dove si scarta il regalo con dentro la sorpresa del giorno: una discesa in picchiata verso il lago di Ceresole, 600 metri di sentiero relativamente pulito con tornanti a gomito che faranno la felicità dei disagiati più esigenti. La discesa è ripida ma non fa mai paura, il problema rimane solo riuscire a girare in nosepress 😊. Complice la fatica accumulata e la mia tecnica da ciaparatt, lascio sul posto parecchie penalità ma sono comunque soddisfatto per quelle che ho portato a casa ! Cercate di arrivare qui ancora in forze se prevedete un tour da queste parti, per godere interamente di questo gioiello (ovvio per chi apprezza il genere, ma se siete qui a leggere che ve lo dico a fare). 

In conclusione giro top di gamma, panorami mozzafiato, salite con alta percentuale di ciclabilità, quasi integralmente in spintage dove non si sta in sella, discese lunghe, varie ed esigenti e poi il gran finale.

Cosa state aspettando ?

Distanza: 36 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile+
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Sentiero del Re












sabato 28 settembre 2024

Testa dell'Autaret 2763 m

Buongiorno bikers descrivo oggi un giro dedicato ai disagiati più disagiati in circolazione... perché i tratti pedalati copriranno un dislivello pari a 200 mt in totale mentre per il resto si spinge e si spalla.

L'itinerario compie una traversata che permette di conquistare 3 cime in successione:

Rognosa 2693 m
Testa dell'Autaret 2763 m
Cima di Collalunga 2760 m

Start da Callieri 1440 m con salita pedalata che finisce prestissimo perché il giro della catena sarà solo a brevi tratti lungo il sentiero che ci porta alla base della Rognosa 2693 m.
Da qui proviamo una prima assoluta con salita diretta dal canale sciistico con qualche passaggio in arrampicata che ci permette di conquistare la cima senza andare e tornare per la difficile cresta che percorreremo in discesa.
La cresta è difficile ma ciclabile ... anche se non completamente.
La discesa ci scodella al passo del Bue 2603 m.
Da qui sentiero stretto esposto da mutanda pesante nella prima parte che migliora nel finale.
Figoooo anche se qualche passo a piedi è consigliabile.
Torniamo a salire per conquistare l'Autaret in traversata. Qui dobbiamo rinunciare perché si arriva ad un punto dove non è possibile proseguire. Continuiamo scendendo su tecnico sentiero oltrepassando una frana sino a raggiungere la comoda sterrata che porta alla base dell'Autaret.
Andiamo a conquistare la cima e scendiamo su stupendo st con alcuni tratti esposti ma atomici con vista lago. ATOMICOOO
Tornati al colle in traversata raggiungiamo su bei pietroni la cima di Collalunga 2760 m ultima fatica di giornata.
Dalla cima altra cresta panoramica e poi sentiero largo e scassato nella prima parte e un taglio su St stretto nella parte centrale molto figo.
Finale su sterrato ed asfalto che alleviano le sofferenze della giornata.

In sostanza:
Giro top solo se appassionati di portage !!!
Luoghi bellissimi raggiunti aggiungendo esplorazione e disagio. KE FIGATAAA

Distanza: 25 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Molto difficile
Condizione fisica: Molto duro
Traccia Gps Testa dell'Autaret 2763 m






















Traversata Col de Fort 2906 -> Lago Balanselmo 2740 m

Folle traversa in ambiente selvaggio, solo per operatori del settore Disagio++.

Star da Valtournenche 1500 m, acqua poco avanti a Crepin.
Solita salita a Falegnon ma senza passare da Promoron (da area picnic vige ancora ordinanza del 2020 con divieto di passaggio per frana a proprio rischio ma si passa tranquillamente) e portagino di riscaldamento a Cortinaz 2100 m. Pedale e spintarelle finali per la sottovalutata finesta d'Ersaz 2290 m. Discesina molto carina e ancora super pedale a balcone su AV1 fino a Grand Drayere 2350 m.

"Abbandonate ogni speranza, o voi che entrate". Queste parole, con caratteri scuri, le vidi scritte sulla sommità di una porta; perciò [dissi]: «Maestro, il loro significato mi turba». Ed egli mi rispose, da persona saggia qual era: «Qui è necessario abbandonare ogni paura; ogni forma di viltà dev’essere lasciata. Noi siamo giunti in quel luogo dove t’ho detto che vedrai anime sofferenti che hanno perduto il dono della ragione [Dio]». E dopo che ebbe posto la sua mano sulla mia con un volto sereno, così che io mi confortai, mi fece entrare in quel luogo misterioso.

Anche Dante lo sapeva che da qui sarà solo disagio e sofferenza per le prossime 3 ore. Portage integrale fino al bivacco Rivolta 5 stelle, vento gelido di tramontana da N e neve da oltre confine contrabbandata dagli amici sFisser. Al colle de Fort 2906 m pipino a perdere e deportage da 50 m (tranne qualche metro simbolico sui nevai). Pietraie infernali, morene instabili e bellissima desolazione sotto le Tzan. Marooo ! A 2860 m conviene stare più alti possibile sulle morene di sx tralasciando le amiche frecce gialle che vanno verso valle come fatto qui Col de Fort 2906 m e puntare il lago de la Roisetta 2760 m inizialmente non visibile. Una volta che avrete terminato tutte le maledizioni magicamente compariranno gli ometti e incredibilmente poggerete per qualche sec anche le ciapett sulla sella per brevi e scenografici metri su roccioni a lastra con vista sul bellissimo lago. Il disagio continua ma oramai è normale amministrazione di PSP (porta-spingi-pedala) con ultima P minuscola. Attenzione nel passare il lago Balanselmo per non finire troppo presto a Cignana, esposizione e oggi terreno ghiacciato suggeriscono pannolone al seguito (forse meglio arrampicarsi sopra le mura della diga anzichè aggirare a dx). Viste le condizioni proibitive oggi non è proprio il caso di proseguire per il colle ma è fortemente consigliato il Colle di Valcournera 3100 m.

Bon, capitalizziamo il disagio e zö de lè. Discesa oggi vaginosa inizialmente ma sempre entusiasmante per impegno tecnico nei primi 300, attenzione all'esposizione, e goduria su lungo traverso poi. I 2 punti della morte nei pressi della cascata rimangono per me ancora irrisolti ma sono certificati ciclabili. La lussuria prosegue con super classico finestra di Cignana 2445 m e rientro per i non banali tagli da Liortere atterrando direttamente alla macchina.

In conclusione: finalmente la bellissima discesa da rifugio Perucca non avrà più antiestetica traccia a/r ma fantastico anello del Disagio. "Mi raccomando luci accese anche di giorno e prudenza sempre".

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 30 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro

Traccia gps: Traversata Col de Fort 2906 m




AV1 una garanzia

Vallone risalito per arrivare al Bivacco

Col de Fort appena sceso

Phoebe

Il colle oramai lontano

Lago Balanselmo

Lago Cignana

I padroni di casa

Poseraggio immancabile