sabato 3 agosto 2024

Rosa dei Banchi 3166 m Cima delle Fontane 3066 m Cima Beccher 2940 m

Rosa dei Banchi 3166 m: la cresta più paurosa della VdA. Prima Assoluta.

Oggi potremmo semplificare così il report ma in realtà non renderebbe giustizia ad un girone leggendario con altri due 3000 m e un discesone dal colle del Laris ipertecnico e ammazzacristiani.

Star da Champorcher 1420 m ma solo perchè pensavo ad un finale diverso, se invece si segue la traccia integralmente meglio partire dalla fine dell'ultima discesa a Outre Leve 1220 m.
Pronti via schifiamo l'inflazionata salita per il Dondena, purtroppo aperta anche alle auto, e con pochissime spintarelle risaliamo belli ripidi il Laris fino ai 2130 m. Magnifico traversone su ST quasi tutto pedalabile a sbalzo sulla valle e ci si ricongiunge sullo sterrato per la cimetta Rossa. Impianti, tralicci e lavori in corso sono terribili ma almeno ci trasferiamo velocemente fino al Colle del Laris 2585 m (Larissa per i bagnacauda).
Discesina un pò disordinata ma carina nel Vallone La Reale fino ai 2400 m e cambio assetto. Per tracce di sentiero e volenterosi ma stitici ometti risaliamo pendenze quasi sempre modeste il deserto valloncello già PNGP fino a prendere la cresta da un evidente colletto sotto la Cima Beccher 2940 m che poi raggiungiamo facilmente. Paninetto piuttosto preoccupato con vista su tutta la prossima cresta che sembra lunghissima ed inospitale con la cima di giornata lontanissima e irraggiungibile. Siamo sicuri ? Fino all'ometto ben visibile di quota 3037 m tutto sommato si zompetta relativamente facilmente imbroccando i passaggi giusti, si scende qualche decina di metri assaggiando la roccia con i tasselli e si risale alla Cima delle Fontane 3066 m, uno scoglio aggettante sulla valle, per sfasciumi leggeri. Da qui la cresta diventa ben affilata in falsopiano per scendere ad un piccolo intaglio estremamente esposto sui due lati dove la bici va movimentata con estrema cautela. Il passaggio chiave è il prossimo torrione che va affrontato sulla dx, non difficile ma su terreno non stabilissimo ed esposto. La bici va tenuta con una mano non essendoci spazio di manovra agevole. Risbucati sulla cresta svuotiamo il pannolone su facili metri e poi riempirlo di nuovo su altro piccolo intaglio semplice ma ancora delicato. Ultime difficoltà poi "spiana" alla croce.
Rosa dei Banchi 3166 m ! Non un record di quota ma sicuramente una bella sfida cicloalpinistica.

Zò de lè, si ma con calma e FBL. I metri ciclabili sono semplici ma per niente ovvi sempre a causa della continua esposizione da entrambi i versanti anche se oggi la nebbia lato barotto mitiga leggermente il senso di verticalità. In compenso i passaggini citati risultano in salita quindi meno impressionanti. Passata la zona della morte è festa. A parte le brevi risalitine tutto è entusiasticamente ciclabile dalle Fontane al colle descritto inizialmente. Si gioca su roccioni e sfasciumi esaltandosi come ragazzini. La linea va un po' indovinata tra il fil di cresta e qualche metro a dx ma il risultato è molto superiore alle aspettative. Marooo! Dal colletto sotto la Beccher bel ghiaione da surfare semplice e divertente. Tutto il resto è relax fino al Rio della Reale su praterie alpine e qualche roccetta rimanendo nel torrentello oramai secco.
Si risale brevemente al colle del Laris 2600 m e ci si prepara per la mazzuolata di fine giornata.
Si parte trulli e barzotti per un centello, si zompetta a piedi su pietraia e ci si affaccia sui meravigliosi laghi di Mulère, Piana e Vercoche. Sentiero rustico ma ludico e rullini fotografici a nastro. Assaggio di violenza tra Piana e Vercoche e in falsopiano si aggira il lago maggiore. Qui meglio fare la conta delle ossa perchè a Outre Leve potrebbe mancarne qualcuna. Sentiero cattivo, stretto, tortuoso, fisico, ipertecnico e lentissimo. Ogni metro va guadagnato con lacrime e sangue. Bellissimo e sudatissimo ma incubo degli smanettoni. Passati i 2000 comincia a spianare un pò noiosamente perchè senza aiuto della pendenza gli ostacoli spesso obbligano a ripartenze. Dal ponticello dei 1870 dopo il grande pianoro di Vercoche ricomincia il delirio tecnico. Non molla un klinz, si suda anche la peperonata del 1982 tra tornantini, scogli fissi e beole assassine. #boiafauss
Il finalissimo è su mulattiera scassatissima, festival dell'osteopata con ginocchia a perdere.
Atterriamo brasati e limati come acciughe a Outre Leve 1220 m (acqua) dove non rimane che un simpatico defaticamento da duecento per tornare all'auto, ovviamente sul sentiero AV schifando la strada.

In conclusione: gitone assoluto, di enorme soddisfazione ma potenzialmente estremamente pericoloso se si vuole raggiungere la cima. Ocio !

Stay Wild

#ciclodisagio

Distanza: 31 km
Dislivello: 2500 m
Tempo: 11 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile (cresta estremo)
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia Gps: Rosa dei Banchi













































2 commenti:

  1. Ottimo, vedo che hai mantenuto la promessa di scendere lungo il vallone di Vercoche: https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/17710 (nei commenti)
    Se è stato difficile per te pensa per me che sono una schiappa ;-)

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    1. ciao Lele si me la ricordavo anche io quella discussione. Si suda più in discesa che in salita !

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Grazie per il commento