lunedì 12 agosto 2024

4 colli: Colle Vessonaz 2794 m Col di Vamea 2591 m Colle di st Barthelemy 2645 m Col Leché 2584 m

Tour del monte Faroma per 4 colli, dovevano essere 5 ma il meteo ha deciso che 4 bastavano.

Start da Venoz 1770 m, Valle di St Barthelemy. Poco parcheggio e no acqua.
Pedale di riscaldamento, bella forestale all'ombra e ripida salita all'alpeggio Champs Pamin 2326 m.
Per il colle di Vessonaz c'è la comodissima AV ma oggi proviamo una traccia dimenticata da dio direttamente diretta al bivacco. Nessuna indicazione a terra. Ingannato dalle false tracce dei bovini rimango pochi metri sopra il previsto. Traverso scomodo sui 2470 m. Primo canalino in bici piccozza, sbuco faticosamente su un terrazzino ma il "sentiero" è 30 m lì sotto. Secondo canalino della morte in discesa, verticale e scivolosissimo su erba di ghiaccio. Pannolone 1. La traccia esile ma comoda troppo presto scompare in una piccola frana. Salgo verticale ma la bici piccozza non basta, servono anche le unghie. Pannolone 2-3 e 4 a nastro. Phoebe potrebbe fare anche un 8a. Roccia inutile, erba sempre di ghiaccio. Pannoloni finiti. Sbuco finalmente al lago Vessona. Marooo !

Colle Vessonaz 2794 m sempre meraviglioso, sentiero verso la Valpelline secco e più sbrisolone del solito ma senza difficoltà di rilievo.
A 2210 m cambio assetto e bella salita al colle di Vamea, nessunissimo in vista. Bello e asociale.
Colle amico e paninetto di segatura, 2591 m. Zö de lè. Ancora semplice ma ruspante seguendo piccoli ometti. Ultimi 100 m più volgari con qualche passetto a piedi più che altro per vegetazione ingombrante e qualche rolling stones.
Cambio assetto e risalita piacevole al 3o colle di st. Barthelemy 2645 m. Discesa da 250 m scorrevole e piacevole. L'ultimo colle è il Leché 2584 m con finanche due pedalini quasi commoventi
Il nr 5 sarebbe stato il Collet dopo aver fatto il Gran Pays 2700 m ma una finta pioggerellina sembra anticipare il temporale già previsto a breve. Vabbuoh si scende, barzotti fino alla forestale in scioltezza con qualche tratto a caso. Sul filo dei 1900 risaliamo questa volta a pedale gravelloso per qualche tornante ignorato al mattino. Bon, fine.
Sentierino perfetto di moquette tra larici secolari, trasferimentino e l'ultimo tratto ci scodella diretti alla macchina.

In conclusione: bel giro selvatico e logico.
Tratto di salita descritto è veramente hard core e non consigliato neanche alla suocera runner.


Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 26 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile (salita sotto il bivacco hard core)
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: 4 colli














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