Chiudiamo le vacanze 2024 con una Jaggata da antologia andando a smarcare finalmente 2 colli imprescindibili e colpevolmente tralasciati fino ad ora: Passo Alto 2860 m - Colle Tachuy 2693 m.
Start da La Salle 890 m, parcheggio da scambisti anonimi. Infrattato ma non consigliato con acqua poco più avanti. Ore 01.30, niente luna e buio pesto.
Luci on e pedale sciallo fino a Val du Fond 1650 m. Cambio assetto e inizio cammallaggio per Promoud 2050 m e nuovo bivacco Zappelli (già immerdato di rifiuti vari mortacci loro) 2275 m. Qualche mini falsopiano e attacco per il colle da favola trainati in cima dal rosso fuoco dell'alba alle nostre spalle. I tempi si allungano un filo ma impossibile non voltarsi ad ogni tornante e tatuarsi la bellezza del sole che sorge in un luogo così isolato. Bellissimo !
Menzione d'onore al sentiero perfettamente preparato per attraversare una pietraia altrimenti infame (interessante anche in senso contrario pur mettendo in conto sezioni NC-NR).
Passo Alto 2860 m, ore 0700. Colazione, rullini foto a nastro e zö de lè !
I primi tornantini sono della morte per esposizione e fondo poi sempre molto tecnici ma meno alieni. Ambiente toppissimo e sentiero ancora da manuale che permette di passare anche in sezioni apparentemente impossibili giocando tra pietroni e gradoni vari. Arrivo al rifugio Deffeyes 2500 m bucolico e incontro casuale con il mitico Goat,
https://www.youtube.com/@GoatsuckerLa traversata verso i laghi di Bellecombe passando dal lago dei Seracchi è prima lissia e iper fotogenica (qualche passetto sotto il rifugio con corde blue) poi man mano sempre più lenta con diversi su e giù dove tutti i su sono a spalla. Luoghi magnifici e pochissima gente in giro anzi quasi nessuno a quest'ora. Dal secondo lago di Bellacomba dopo del pedalino accecante si taka zü ancora. Prima un pò rude poi soft ma piuttosto lungo come sviluppo su sentiero sempre perfetto e farcito ancora di laghi e laghetti alpini. Questa volta non è l'alba a trascinarci al colle ma le ciapett di toniche trekkers d'oltralpe. Marooo altro che laghi e cime !
Colle Tachuy 2693 m, ampio e amichevole con vista a fondo scala sulla Sassière e già ispirazione di future scarlingate internazionali. Top !
Il ritorno ai laghi di Bellecombe è generalmente semplice con solo pochi passaggi radioattivi ma comunque ben piacevole, giocoso e ancora una volta iperpanoramico con tutto il Bianco a specchiarsi nei vari laghi. Zuper !
Ripercorriamo a ritroso il sentiero fino al bivio per il Deffeyes rimanendo sul ramo più a monte e ci scartavetriamo verso La Thuile, prima ben tecnico per fondo di scogli a punta ma lineare, poi 3 barre rocciose da passare grazie all'ottimo sentiero ma con equilibrismi trialistici non trascurabili. Al bivio dei 2160 m prendiamo per la Comba Sozin. Ancora brevi su e giù in alternanza spalla / sella e breve sezione godibilissima con tornantini dell'aMMore primi ripidissimi poi più socievoli. Tutta la zona successiva nei pressi del lago della Sozin (secco) è un labirinto diabolico dove il sentiero giroingira tra massi e pietroni.
0 dislivello ma si suda anche l'acqua del primo bagnetto dei 2 mesi. Finalmente takka un pò zü ma la sfida successiva è ancora più ardua. Oceani di mirtilli sono impossibili da trascurare e cosi tra una manciata e l'altra proseguiamo lentamente verso il colletto senza nome (Thuillette ?). Barra di comando tutta avanti per picchiata su La Thuile da oltre 700 m. Si parte su meraviglioso trail stile Valgrisa tra scogli, rododendri e schiaccianaso a ripetizione. Solo l'esposizione è diversa e i tratti vaginosi sono scarligabiker.
Passato il torrente Maisonnettes su accenni di moquette imperiale gli ultimi scampoli di sentiero naturale sono su placche rocciose ripide mentre il finale nel "baicparch" polveroso e senza interesse. Veloce trasferimento in paese su vari tagli e scappiamo subito dalla civiltà risalendo a pedale verso le miniere e Plan Praz sotto il colle Croce. Primo caldo di giornata e "lievissimo" affaticamento per riprendere la linea dei 2000 m.
Dai resti militari del forte si scende appalla su Petosan (acqua) e ci trasferiamo con ultime salitine moquettate verso la discesa finale. Traverso lineare, vertical su radici e per ultimo sentiero 7. Ancora veloce e spondato ma molto tortuoso. Direi che dopo 15h può andare più che bene. Ultimissimi metri più del nostro genere con sentiero stretto e qualche bel tornantino lento. La ciclopedonale e il caldo africano
ci accompagnano velocemente all'auto per una meritata doccia.
In conclusione: itinerario lunghissimo e di estrema soddisfazione per varietà dei trails e inarrivabile bellezza dei luoghi ma che richiede forte attitudine al ciclodisagio soprattutto se affrontato in versione notturna.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 51 km
Dislivello: 3500 m
Tempo: 16 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Durissimo+
Traccia gps:
Alto Tachuy