Stabilire lo start è la cosa più difficile del giro visto che non si trovano facilmente parcheggi legali e gratuiti. Non abbiamo trovato niente di meglio che dietro l'aeroporto con bel commuting stile gravel (in realtà controllando vecchie tracce dovrebbe esserci qualcosa più vicino al centro commerciale Tenero). Quota ligure 200 m. Vabbuoh, si parte. Puntiamo le frazioni alte di Minusio su asfalto per poi andare a prendere con qualche spintarella un ottimo sentiero traversone che con finale simpa in discesa ci scodella sulla strada per Monte Bré. Qui è roba da Tour de France con infinita salita a pedale fin sotto la Cimetta che raggiungiamo finalmente con breve Portage misto a spintarelle su pratone sci. 1671 m e panorama notevolissimo ma essendo servito da seggiovia è impestato di Merenderos di ogni etnia. Non proprio wild 😂😂 ! La vicina Trosa è già andata a referto nel 2017 con ravanata imperiale nella neve sul lato N e anche oggi sarebbe sullo stesso stile quindi alla selletta appena sotto ci scartavetriamo verso NE su accenno di sentiero ben poco definito e quasi invisibile ma comunque molto carino a tornantini. Il successivo Cardada trail non è proprio il nostro genere essendo velocissimo e preparato tipo bike park così appena possibile deviamo su qualcosa di più rozzo ma anche divertente con a tratti un po' troppa foglia ma anche sezioni tecnicamente più interessanti. Il buon Mike fa un altro Sport sempre e comunque a manetta a prescindere dal fondo ma sul tecnico lento salviamo anche noi l'onore dei ciaparatt ciuccianebbia. Passato Schivasco atterriamo poi in val Resa per il cambio assetto. Due pedalatine ripide di nr e a seguire monta-cala-spingi-porta su mille mila gradoni fino alla Capanna dei Monti di Lego 1100 m. Luogo mistico e bellissimo con vista finalmente solitaria sul Lago Maggiore e cime della Val Verzasca alle spalle. Zo de lè !
Altro bel sentiero discretamente tecnico ma carino e divertente fino alla strada del lago artificiale di Vogorno. 1 min di asfalto e poi sezione sudo ma godo su tornanti gradonati e fisici che ci portano alla diga per ultimo cambio assetto da protocollo. Prima pedale ripido e poi spingi-porta sudatissimo per ultima discesa di giornata 200 m più su andando ad intercettare lo sconosciuto sentiero che scende dai Monti di Metri. ST molto valido ed impegnativo, puntualmente anche molto, ma sempre ben tracciato e abbastanza pulito con solo qualche metro più vaginoso dove far ballare l'occhio. Finale medici dentisti italiani con scale e scalette, alcune anche della morte.
In conclusione: bel girù a bassa quota per togliere la ruggine dell'inverno e cominciare la preparazione per l'estate del Ciclodisagio.
Stay Wild
#ciclodisagio
Distanza: 45 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 8,5 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Cimetta 1671 m
In conclusione: bel girù a bassa quota per togliere la ruggine dell'inverno e cominciare la preparazione per l'estate del Ciclodisagio.
Stay Wild
#ciclodisagio
Distanza: 45 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 8,5 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Cimetta 1671 m
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