Monte Taf 2523 m, cima semi sconosciuta a cavallo tra la valle del Lys e Ayas offre posizione strategica ed esposizione discreta anche per una explo di fine novembre. Tocca andare a vedere per primi.
Start da una deserta Gressoney St. Jean 1380 m con parcheggio al lago Gover. Partenza croccante a -5 C ma il sentiero della Regina prima e soprattutto la nota salitona alla Weissmatten 2030 m sudano subito l'ascella. Aggiriamo facilmente le propaggini del M.Taille con pedale quasi nullo ed entriamo in un bellissimo e appartato valloncello frequentato solo da camosci e pietraie. Sentiero sempre ottimo ed evidente anche in mezzo ai massi erratici. Guadagnata a zig zag la spalla Est della nostra meta non rimangono che ultimi 300 m di sano portage oggi particolarmente duro per discreto innevamento solo a piccoli tratti portante. Ultimi 50 m più tecnici e senza sentiero ma con omettini intuitivi.
Monte Taf 2523 m ! Quota dal valore assoluto non eccezionale ma panorama al top dal M.Nery alla valle centrale fino ai giganti perenni e i laghi di Frudiere letteralmente sotto i piedi. Oggi particolarmente emozionante in una giornata limpidissima e tersa come poche.
Discesa ON: primi 50 m NC-NR a meno di imbroccare neve portante e scartavetrarsi giù dal canale a dx della vetta, io ho provato ma troppo sfondosa. Dal piccolo pianoro in poi il sentiero va via via addomesticandosi, prima ben ruvido poi serie ottima di ampi tornanti su linea di cresta fino a colletto dei 2200 m (oggi solo parzialmente visibile per neve abbondante ma molto promettente anche da secco) dove deviamo dalla linea di andata e proseguiamo sempre su dorsale. Sentiero lussurioso, moquette di origine controllata appena stesa dai larici, innumerevoli svolte e puntuali passaggi più tecnici (soprattutto all'inizio prima del bosco). Fino ai 1750 m di Andro Tschalvrino è difficile contenere gli orgasmi multipli. Topperia come solo la VdA può offrire.
Breve risalita in comune all'andata e andiamo a prendere il mitico e lunghissimo GSW, Walser trail che percorre tutta la valle del Lys. Sentiero magnifico con costante panorama accecante sul Rosa fatto da continui ed estenuanti su e giù dove i su sono quasi sempre in porta-spingi mentre i giù ben tecnici e divertenti. Passiamo da Alpe Ranzola Inferiore e rimaniamo sempre verso i 2000 m di quota sempre con montagne russe ma tutto sommato più scorrevoli. Tralasciamo la prima discesa che arriva dalla Bocchetta di Eclou già mappata e fortemente consigliata e proseguiamo fino a Jatza. Ultimo saluto al Rosa in campo aperto e zö de lè non prima di aver sottoscritto testamento o quantomeno polizza medico dentistica. Gli ultimi 500 m di giornata sono infatti un concentrato di delirio tecnico trialistico. Si parte trulli su pratone per pochi metri ma appena entrati nel bosco il sentiero si attorciglia su se stesso con subito tornantini di benvenuto e rimanendo quasi sempre lento e stretto. Fondo moquettato e perfetto anche dopo il forte vento di ieri. Se piace il genere "sudo ma non muoro" non potete chiedere di meglio ma se siete smanettoni odierete profondamente. Dai 1700 va sommata a tutto il resto anche una esposizione notevole con sentiero a sbalzo sul paese e ancora più stretto. Da arrivo della ferrata diventa vero e proprio dirupo verticale ma sapientemente addomesticato e trialisticamente ciclabile. Qualche piedino di sopravvivenza ci scappa ma con calma e prudenza si scende in sella con estremo godimento. Negli ultimi qualche dieci metri la moquette è andata esaurita e le foglie tentano di alzare ulteriormente l'asticella ma oramai ci siamo e atterriamo al laghetto baciandoci gli alluci per essere sopravvissuti a cotanto scapicollo-
In conclusione: girone semi esplorativo da abbinare il prossimo anno a intervallivi ammazzacristiani ma assolutamente da non sottovalutare e intraprendere solo con piena coscienza dell'impegno e dei rischi nell'ultima discesa.
Stay Wild
#ciclodisagio
Distanza: 20 km
Dislivello: 1700 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps:
Monte Taf + GSW