Itinerario di estremo impegno, lungo e disagevole in una delle zone più impervie per le mtb.
La Punta di Leppe l'avevamo già scoperta per primi 4 anni fa qui Leppe. Oggi proviamo a raggiungerla dopo lunghissimo anello dai laghi Laures e Lussert per l'inospitale Colle di Laures.Start da santuario di Plout 950 m per poter accendere subito un cero alla Madonna dei Disagiati. La
Strada Cavour tutta off road e a tratti ripidissima ci porta alle miniere di St.Marcel 1750 m al fresco e tra imponenti cascate. Ancora un po' di pedale e a 1850 m prendiamo labilissima traccia sulla destra (non è necessario salire all'alpeggio come da traccia). Lungo traversone ascendente con vari su e giù e con discreti tratti in sella fino a 1900 m dove comincia la musica dopo ultima breve discesina. Tutto Portage fino al plateau dei 2400 m per poi diventare Asburgico e ripidissimo fino al colletto dei 2650 m. Assolutamente nessuno in vista con panorama spaziale su tutta la plaine proprio sotto la Becca di Sale. Il successivo traverso discendente gira tutto attorno alla Becca fino ai laghi di Laures. Sentiero ben evidente e percorribile ma a tratti esposto e pochissimo ciclabile se non per qualche ardito tratto in discesa.
La vista sul primo lago è meravigliosa e la fontana del Bivacco un toccasana. Ripercorriamo ora la stessa traccia fatta qui Laghi Laures fino al lago superiore con tutto sommato discreto pedalage (visti i canoni di giornata). La cosa più logica sarebbe salire diretti al colle di Leppe ma il Colle di Laures sembra vicino a soli 200 m di dislivello di distanza. In realtà questi 200 valgono il triplo perchè il terreno è particolarmente accidentato e spesso coperto da grandi blocchi con vari pianori da attraversare e percorso spesso da improvvisare nonostante le amichevoli ma timide freccette gialle. Fatica e tempo volano via in un attimo ed arriviamo al colle belli limati alle 1630. Ancora laghi e laghi questa volta di Lussert. 5 min di pausa e zo de lè. Si fa per dire perchè prima c'è un'altra bella pietraia da passare e non sarà l'unica. Insomma fino al secondo lago la discesa è molto discontinua e ben poco adatta ai tasselli. Dal secondo al terzo e oltre finalmente ci si puo' trastullare anche con passaggi belli tecnici. Aggirato lo sperone della punta di Tsere ai 2750 m si cambia già assetto andando a scavare nello zaino tutta la forza di volontà rimasta inutilizzata nei giretti invernali. Si ritakka zu infatti belli violenti su altro muro del pianto fuori sentiero. A 2900 provvidenziale altopiano lunare ci regala due colpetti di pedale ma appena dopo è di nuovo disagio a fondo scala con pendenze monster e terreno friabile fino al colle Vallonet 3050 m dove la temperatura precipita e occore combattere anche contro forte vento da ovest. Gli ultimi 300 m sono solo testa, cuore e passo himalayano. Ore 1930, 4 gradi e .... cima ! Marooo che scarlingata !
Discesa ON: surfata su sfasciumi (peccato non avere gambe fresche qui), traversino io speriamo me la cavo e verso i 3000 ritroviamo il sentiero che scende dal Colle di Leppe. 700 m di meravigliosa discesa fatta quasi tutta d'un fiato vista la tarda ora. Al lago Layet intravedo segni di pala e picco e ci fiondiamo giù verso la cascata. Intuizione perfetta vista che il vecchissimo sentiero è stato appena ripristinato permettendo di evitare la noiosa strada poderale. Facilino ma molto piacevole e ben tracciato. Atterriamo nel pianoro rapidamente e ci catalpultiamo a bombazza fino a Servette (avendo tempo e luce bisognerebbe salire un pezzetto per andare a prendere il solito sentiero sotto il Croquet). Oramai è quasi buio nel bosco ma riusciamo a scendere ancora senza frontale su moquettina di larice prima e mulattiera pietrosa poi. Ci siamo, ultimi tagli e siamo alla macchina increduli di aver chiuso al pelo un girone da antologia del disagio.
In conclusione: 7 laghi, 3 colli e 1 cima over 3300 per un itinerario da nicchia della nicchia del disagio, riservato ai più incalliti cicloemarginati alla ricerca di dosi extra di sofferenza e bellezza.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 36 km
Dislivello: 3200 m
Tempo: 13 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Durissimo++
Traccia Gps: Punta di Leppe 3300 m Disagio Edition
Discesa ON: surfata su sfasciumi (peccato non avere gambe fresche qui), traversino io speriamo me la cavo e verso i 3000 ritroviamo il sentiero che scende dal Colle di Leppe. 700 m di meravigliosa discesa fatta quasi tutta d'un fiato vista la tarda ora. Al lago Layet intravedo segni di pala e picco e ci fiondiamo giù verso la cascata. Intuizione perfetta vista che il vecchissimo sentiero è stato appena ripristinato permettendo di evitare la noiosa strada poderale. Facilino ma molto piacevole e ben tracciato. Atterriamo nel pianoro rapidamente e ci catalpultiamo a bombazza fino a Servette (avendo tempo e luce bisognerebbe salire un pezzetto per andare a prendere il solito sentiero sotto il Croquet). Oramai è quasi buio nel bosco ma riusciamo a scendere ancora senza frontale su moquettina di larice prima e mulattiera pietrosa poi. Ci siamo, ultimi tagli e siamo alla macchina increduli di aver chiuso al pelo un girone da antologia del disagio.
In conclusione: 7 laghi, 3 colli e 1 cima over 3300 per un itinerario da nicchia della nicchia del disagio, riservato ai più incalliti cicloemarginati alla ricerca di dosi extra di sofferenza e bellezza.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 36 km
Dislivello: 3200 m
Tempo: 13 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Durissimo++
Traccia Gps: Punta di Leppe 3300 m Disagio Edition
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