Laghi glaciali, panorama follia, belle discese e Ciclodisagio di qualità. Non si puo' chiedere di meglio. Magica Valpelline
Start dalla bella Bionaz capoluogo 1600 m. Ampio parcheggio e acqua. Partenza erbivora poi pedale pensionistico su SR fino ai 2100 m di Place Moulin (ocio in estate, Merenderos senza un domani). Bon, per oggi abbiamo pedalato abbastanza. Taka Zü.
Per Setive 2450 m ci sono due sentieri, quello che passa da Meà 2310 m è già noto e ciclabile (in discesa ovviamente) quindi cogliamo l'occasione per mappare anche quello di sinistra che risale a fianco del torrente Place Moulin. Molto bello e ben tecnico solo puntualmente NR (e cautelative corde in caso di ghiaccio per attraversare il torrente), da tenere in considerazione per opzionale discesa sulla diga. A 2260 m balze rocciose e pietraie incutono timore ma il sentiero non lo sa e con una ventina di tornanti da manuale inganna 100-150 m in scioltezza. Sbucati sul poggio ci ricongiungiamo all'altro sentiero fino a Pian Vauon 2560 m dove deviamo su bel traverso verso i laghi di Monte Rosso 2620 m e della Testa 2700 m. Tra i due altra barra rocciosa ma questa volta molto ripida e non interessante per eventuale discesa (comunque tratto breve). Oramai ci siamo. Scendiamo un pelo fino al fantastico Lago Lungo ancora parzialmente ghiacciato e risaliamo al Morto 2900 m su ingegnoso sentiero ben posizionato e tenuto in grado anche di schivare i nevaietti primaverili. Ambiente superlativo ed emozionante. Nessuno in vista. Il lago Morto incastonato nella Comba dei Laghi tra la corona delle Aiguilles Blanche-Rouge-Becca dei Laghi e Bovet è ancora quasi completamente ghiacciato. Marooo che bello !
Discesa ON: espletate le pratiche da Poser su giocosi roccioni lisci e grippanti è ora di scendere. Sentiero meraviglioso e divertente mai troppo impestato ma al tempo stesso non banale. Ogni metro bisognerebbe fermarsi estasiati dal panorama. Arriviamo a Pian Vauon dall'alto e ripassiamo a Setive dove ci si tuffa letteralmente nello smeraldo del lago Place Moulin. La tentazione di scendere fino alla diga è forte ma poi non ci sarebbero alternative all'asfalto. Deviamo quindi ancora verso il sentiero della mattina. I tornanti già descritti sono tostarelli e piatti quindi un bell'esercizio di noZ per passare senza penalità. Beddu assai !
Al torrente cambiamo registro e passiamo nella modalità cinghiale. L'ultimo a passare da qui penso sia stato Annibale ma il sentiero nonostante frane e alberi svalangati resiste stoicamente. Si scende comunque praticamente sempre in sella ed è anche molto bello benchè sporco e non continuo. Ci sta senza problemi dai anche se lontano dagli altissimi standard di manutenzione valdostani. 5 m di asfalto e risaliamo sudati per 250 m fino al colletto che si affaccia nel vallone di Chamen. Poco pedale ma discesine e traversi di qualità ci scodellano appunto sulla forestale della Sassa. Idillio di brevissimo pedale fino a Plan Sec ed è ancora disagio. Questa volta alla fatica bisogna sommare anche l'FBL perchè dopo un tratto di ripidi tornantini c'è un bel pezzo attrezzato da canaponi e scalini per arrivare al Pas des Feuilles. Esposto e strettino con la bici in groppa. Poco spazio per soste. Per passare con Phoebe ho avuto un discreto impegno. Ocio ! Ancora salitella pedalabile con gamba bionica e finalmente variometro negativo. Bellissimo traverso un po' esposto e si arriva ai pratoni di La Fontaney 2240 m. Da qui sentiero imbarazzante per pulizia, moquette e tracciamento. Facile ma veramente lussurioso. Da Chanlo 1950 m più guidato ma sempre divertente e perfettissimo. 2 tagli sterrati e siamo alla macchina.
In conclusione: itinerario per addetti ai lavori ma meravigliosamente disagiato.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 25 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Lago Morto 2900
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