lunedì 28 febbraio 2022

MONTE GRIONE E BALLERINO TRA I LAGHI D'ENDINE E D'ISEO KE SPETTAKOLOOO

Buongiorno bikers inserisco un bellissimo e panoramico itinerario che tocca I due laghi (ENDINE - ISEO). Il giro è quasi interamente pedalato se non in qualche ripido tratto....penso che con ebike sia pedalato al 98% in salita.

Start da Casazza e la preoccupazione già parte per l'ultima discesa che si dovrà effettuare tra balze rocciose sopra di noi....dove sarà il sentiero??? ( non si vede).
Lasciamo la preoccupazione e iniziamo a pedalare su bitume sul bellissimo lungo lago quasi in acqua....( tratto vietato ma alle 8 del mattino nessun problema).
Lasciamo questa bellezza e con bitume saliamo alla forcella di Ranzanico. Dalla forcella breve spintarella su facile e agevole scalinata e qualche tratto roccioso e poi via in bike sino ad intercettare la stradina che sale dall'altro versante.
Inizia lo sterrato ed inizia anche un bel panorama sul lago d'Endine e più in su sulle Orobie...KE SPETTAKOLOOOO
Con ultimo tratto troppo ripido spingiamo 5 minuti e raggiungiamo la croce dello Sparavera e ammiriamo il panorama. Scendiamo per pratoni e saliamo succesivamente con forestale sulla cima del Grione.( oggi 27/02/2022 presenza di un pochino di neve sulla strada in ombra).
Inizia la discesa verso Endine con un primo tratto leggermente esposto ma entusiasmante e successivamete ci sarà la saga del rock and roll.....ollamadonna che pietraia .....sino alla fine sarà un galleggiamento unico alla ricerca della traiettoria migliore....HARD FUN FUN FUN
Atterrati ad Endine prendiamo il bitume e ci dirigiamo a Solto Collina e poi verso San defendente con panorami da URLOOOO sul lago d'Iseo .Scendiamo ora sul vertical verso il lago con tratti impegnativi sino allo sterrato ed a un casotto. Qui poco dopo state attenti perchè il sentiero ha un imbocco poco visibile ed è li che vi aspetta....tratto entusiasmante molto lento e tecnico, stretto e con balconi sul lago quà e là......TOPPERIA ATOMICA OCIO che richiede guida millimetrica e per essere fatto senza penalty ottime capacita sul nose press.....altrimenti come il sottoscritto qualche curva si paga penalità....pochissima roba TOP
Atterrati stavolta sul lago d'Iseo percorriamo un breve tratto lungo lago bellissimo sino a Riva DI Solto e successivamente con sterrato panoramico raggiungiamo Fonteno dove inizia la salita più ripida della giornata.....( giustamente alla fine...)
La salita è bella tosta sino sotto al monte con i ripetitori che raggiungeremo con breve spinta 5 min. e successivamente arriveremo al monte Gremalto. Da qui discesa su pratoni al parcheggio e poi via sul Ballerino ultima cima di giornata.

ATTENZIONE dal parcheggio si può scendere con 2 tornanti e prendere il sentiero che poi guardando la mappa prima scende e poi gira sotto la cima e si riunisce a quello in traccia .
Facendo questa deviazione sarà ciclabile completamente con buona ottima tecnica....

Se invece LO FAMO STRANO ....seguite la traccia .
Prima parte ciclabile con media difficoltà e poi tratto ciclabile difficile. Ora ci troviamo in quel punto che mi preoccupava al mattino......
Il sentiero è attaccato alla roccia ed in alcuni tratti ci sono cavi metallici e per 150 200mt di dislivello la ciclabilità è veramente ridotta. Alcuni tratti possono essere fattibili per i super bikers ma anche loro tanti tratti la bici l'avranno a fianco...
Il sentiero è cmq molto bello e non presenta pezzi pericolosi con bici al seguito o forse solo 1 ma breve dove fare più attenzione.
Speravo in questo tratto di stare più in bike ma purtoppo il sentiero è veramente tossico.....
Valutate eventualmente la variante . Passata la balza rocciosa si torna in sella con sentiero sempre tecnico ed entusiasmante sino al bivio con l'eventuale variante, Da qui sino a Casazza il sentiero scorre più veloce anche se sempre abbastanza tecnico e divertentissimo!!! OLLAMADONNA KE SPETTAKOLOOOOOO
Ritorniamo allo start chiudendo un altro girone TOP TOP TOP KE FIGATAAAAA contraddistinto da bei panorami e difficili discese...... con un notevole dislivello per l'inizio di stagione
pedalato con una bike pedalabilissimaaaaaaa slash


Distanza: 55 km
Dislivello: 3000 m
Tempo:  h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: M. Grione e Ballerino

sabato 19 febbraio 2022

Donnas Cormoné 1550 m

Itinerario Cicloalp a quote media montagna ma con bellissimi panorami in zone poco frequentate e con discese tecniche non trascurabili.

Oggi sfruttiamo i disagi del 2021 Colle di Bonze Col Pousseuil e il recente scouting di Andrea per mettere a segno ennesima giornatona in bassa valle.

Start da solito comodo parcheggio di Donnas frazione Montey 300 m con acqua e spazio a volontà. Stessa salita deserta del Colle di Bonze fino ai 1250 m di Chanton dove tiriamo dritti e pedalanti fino a Cà Roussa 1500 m. Più per curiosità che altro facciamo due passi verso il Rifugio Bonze (chiuso fino a data da destinarsi non trovando gestori) ma ai primi ghiacci (versante molto freddo e in ombra) invertiamo la rotta (oltretutto per arrivare al rifugio ci sono diversi su e giù invitanti come la sabbia nelle mutande) e scendiamo.

Discesa ON: ottimo fondo e sentiero tecnico ci divertono assai per 700 m di D- fino a Les Donnes 850 m
(nonostante i problemi tecnici banali ma fastidiosi alla bici). Raramente ripercorriamo gli stessi sentieri a distanza di 1 solo anno ma questo merita sicuramente una replica e ci arrotonda la gita.
Cambiamo assetto. Pedalino fino alla fine della forestale e via che si takka zü. Le chiappe per un po' rimarranno a riposo visto che fino alla meta di giornata è praticamente tutto scamallo e disagio. A 1350 m evidente palina escursionistica ci devia a destra sull'assolato ripido versante Est. Bella sorgente di acqua a 1500 e ci siamo. Cormoné 1550 m: un balcone Imperiale con vista spaziale a 270 sul vallone appena salito e frontalmente su cime imponenti che da qui sembrano tutte gemelle: Aquila, Torche, Viou, Corno del Lago e Crabun. Anche i giganti over 4000 sono ben visibili verso NO. Fico ! Rimettiamo in piedi la modesta croce di legno, 2 fotine per le fans e siamo pronti.

Discesa ON2: si parte in scioltezza su pratoni panoramici e ci si infratta rapidamente nel bosco. Ottima alternanza di difficoltà tecniche di varia natura ma sempre su sentiero pulito e in ordine. Scogli ben fissi, gradoni e tornanti tengono le antenne ben dritte fino a Grangettes con però anche tratti più tranquilli dove prendere fiato. Da sopra Pourcil il ST si trasforma in mulattiera e scegliendo il ramo sx all'unico bivio si evita la frazione e si atterra all'arrivo della strada ora asfaltata giusto in tempo per prendere appuntamento con il Dentista di fiducia. I prossimi 500 m D- sono infatti praticamente interamente su antica mulattiera della morte (tranne brevissimi tratti e 3 tornanti sulla strada). Discesa estremamente fisica, impegnativa e senza tregua. Spesso ripida con gradoni minacciosi e tortuosi ma avendo forze e determinazione tutta fattibile. Una bella scarlingata insomma ! Atterrati nella sottovalutata Hone prendiamo la ciclabile fino all'auto senza toccare la regionale (2 strappetti a spinta).

In conclusione: itinerario di rilievo con accesso rapidissimo dalla Cotolettaland. Ben tecnico e col giusto Disagio. Marca giù.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 28 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Donnas Cormoné



























VV trails Visey - Vert

Itinerario 100% pedalabile a quote primaverili ma con ottimi panorami e discese dai contenuti teNNici estremamente elevati e potenzialmente pericolosi. Immancabile nel CV del Ciclodisagio.

La bellissima frazione Visey e il Colle Vert sono già noti da tempo e percorsi varie volte. Oggi li abbiniamo a discese inedite sfruttando il lavoro incredibile fatto dagli organizzatori del Vertical Issogne Visey e del Traverse Trail a cui vanno ringraziamenti di cuore, li trovate su facciadilibro:

Verticalissognevisey

Traversetrail

Start da solito ampio parcheggio di Issogne 350 m (non ho trovato niente alla base dell'ultima discesa) con acqua a pagamento dalla casetta con erogatori (accetta anche monete). Salita quindi tutta asfalto ma deserta e a tratti impegnativa fino ai 1400 di Visey. Il sentiero parte all'ultimo tornante ben visibile.

Discesa ON:
Breve traversino spettaKulare e sulla destra si stacca il trail segnalato EE quindi Escursionisti Euforici, siamo giusti :-) Sentiero storico già mappato sulle carte topografiche del 1850 e appena soffiato alla perfezione pochi giorni addietro. E' un ardito capolavoro di una bellezza commovente, hyper tecnico ma tracciato da un genio della sentieristica. Ho già detto che mi è piaciuto un sacco ?
Ciclisticamente è lentissimo e molto impegnativo, anche fisicamente. Continue difficoltà a tornantini di ogni genere e forma, gradoni e perfino tratti attrezzati ma fattibili in sella si alternano a brevi tratti lisci dove recuperare fiato e gambe assolutamente perfetti. Sudo ma Godo  !
Atterrati in paese increduli per cotanta roBBa ci trasferiamo per vie secondarie a Verres puntando al Castello dove ci aspetta altra salita lunga e sfiancante fino al Colle Vert ancora 1400 m. Se c'è qualche gioVine intraprendente si potrebbe provare a tagliare l'inutile colle aggirandolo e arrivare direttamente a Fornelle passando da Chambresson e Colombar. Salendo a Champore 1150 m ci sono indicazioni.

Discesa2 ON:
Dal colle si sprecano banalmente quasi 100 m con al limite qualche taglio su prato fino a Fornelle 1300 m dove ci caliamo gli ultimi stupefacenti rimasti nello zaino. Ci aspettano infatti altri 1000 m di cattiveria quasi integrale seguendo le bandierine del Traverse Trail. Pronti via subito tornantini della morte a gogo fino a Barmelongue 1100 m. Mini trasferimento da Sale a Monteyas e zo de lè. Tolti 2 tornanti moolto aggressivi attorno a Champ il sentiero si trasforma in una mulattiera da smutanda. Bellissima e pregevole ma too easy anche se tortuosa. Calma e gesso, basta deviare a quota 800 m sulla destra con sentiero poco evidente e inizialmente un po' sporco ma poi più roccioso e a piombo su Arnad. 400 m di tecnicismo delirante sempre a chiocciola ma farcito da scogli fissi gradonati e anche esposti a brevi tratti. Se vi piace il genere rude ma volgare non rimarrete delusi. La ripidissima scalinata in cemento prosciuga l'ultimo barlume di lucidità. Detox lungo le ciclabili della Dora e chiudiamo l'8.

In conclusione: itinerario super esigente dove al dislivello d' ordinanza vanno aggiunte 2 discese molto 
impegnative che possono essere apprezzate solo se affrontate con lucidità, prudenza e preparazione.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 31 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 7 h
Difficoltà tecnica: Molto difficile
Condizione fisica: Molto duro
Traccia Gps: VV trails Visey - Vert








tratto dalla pagina FB del VIV Vertical Issogne







lunedì 14 febbraio 2022

APUANE MONTE FORATO E NONA KE SPETTAKOLOO

Buongiorno bikers o meglio bikers con sindrome da cicloalpinismo.....
Nel link il filmato da panico che rende l'idea della bellezza dei luoghi attraversati nell'itinerario....

https://media.mtb-mag.com/it/pv/52206/

L'itinerario di oggi ci porterà su 3 cime Apuane che saranno raggiunte con bici in spalla ( 2 obbligatoriamente).
I panorami e i trails sono grandiosi ma per percorrerli bisogna avere una più che buona tecnica.

Start da Mulina e con facile bitume passiamo per Stazzema e proseguiamo sino ad un tratto sterrato molto panoramico sul Monte Forato e la Pania della Croce( TOP TOP TOP).
Finisce lo sterrato ed inizia un sentiero con breve spinta che poi si fa pedalare moltissimo sino sotto la Foce di Petrosciana. ( IL SENTIERO GIA VALE IL VIAGGIO).
Ora con bici in spalla raggiungeremo con facile sentiero la foce di Petrosciana e successivamente con sentiero EE percorreremo la cresta del Monte Forato sino alla croce.
ATTENZIONE!! Questo tratto presenta alcuni tratti dove ci si arrampica (non difficili) ed uno più difficile ed entusiasmante sulla sottile cresta che forma il foro del Monte Forato.
ATTENZIONE PERCORRERE SOLO SE IN GRADO questo tratto perchè è vietato sbagliare o andare in panico.......Questo tratto si può evitare rimanendo nel sentiero che passa alla base del foro.
Dalla cima lo spettakolooooo è enorme.... FIGATAAAA ATOMICAAAAAA Pania della Croce , il monte Corchia , Omo morto....
Inizia ora una difficile discesa sino a Fornovolasco. Qualche tratto richiederà dei passaggi a piedi appena sotto il foro del monte ma poi lo si percorrerà quasi al 100% sempre con difficoltà molto alta. SPETTAKOLOOOOOO
Da Fornovolasco si sale in bitume e successivamente sterrato , sterrato smosso e sentiero con molte rocce pedalato. Si fanno 5 min a spinta su letto di foglie sino a guadagnare lo spallone e il bellissimo sentiero pedalato che ci porta alla base del monte Croce.
Monte Croce raggiungibile a spinta o spalla . Anche da questa cima già fatta in un altro mio itinerario i panorami sono veramente fantastici.
Scendiamo ora su trail impegnativo su spallone ampio e poi su tecnico sentiero sino alla Foce delle Porchette. (DISCESA TOP E TECNICA).
Prima della foce c'e un tratto attrezzato con cavo metallico da scendere a piedi.
Dalla Foce delle Porchette si sale ora al monte Nona dal suo più ripido versante. ( TOSTA E RIPIDA)
Giungiamo cosi alla 3 cima di giornata dove i panorami sono più verso la Versilia che verso il cuore delle Apuane. ( ANCORA TOP TOP TOP)
Dalla cima si scende all'alto Matanna con sentiero calssico Apuano ruvido ruvido....a volte conviene uscire dal sentiero per non scendere dalla bici. In alcuni tratti per ostacoli si verrà cmq appiedati. (POCO).TOP TOP
Da Alto Matanna saliamo alla Foce del Pallone e prendiamo questo stupendo e veloce ST con alcuni passaggi tecnici e velocità ci porta a Stazzema per poi tornare alla macchina.TOPPERIA

Chiudiamo cosi un giro GRANDIOSO E FANTASTICO contraddistinto da trails difficili ( ultimo a parte) che potranno deliziare i più bravi. L'itinerario corto e impegnativo permette di mettere in tasca 3 fantastiche cime che saranno di grande soddisfazione per gli amanti del genere.

Evitare se non sufficientemente preparati.
Consigliatissimo e bellissimo per chi ha le caratteristiche richieste.

ALTRO GIRO EPICO DA OLLAMADONNA KE SPETTAKOLOOOOOOOOO


Distanza: 39 km
Dislivello: 2400 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Apuane M.Forato e Nona

APUANE MONTE SAGRO KE SPETTAKOLOOOO

Buongiorno bikers inserisco un itinerario che può essere fruibile alla maggior parte di buoni bikers.....evitando la salita alla vetta del monte Sagro. ( richiesta bike a spalla)

Start da Annunziata (Luni) e su bitume si arriva e oltrepassa Ortonovo e al colle inizia un bel percorso sterrato sino a Castelpoggio. Da qui nn ci sono santi e il bitume ci accompagnerà sino a Campocecina e su sterrato finale alle cave del monte Sagro. PER I NORMALI CI SI FERMA QUI PER I CICLODISAGIATI inizia lo sballo....
Sentiero poco evidente seguire la traccia sino alla fine delle cave e poi su spallone ripido saliamo diretti alla croce di vetta.
La salita è abbastanza impegnativa nel tratto centrale dove ogni tanto ci si aiuta con le mani. Quando siamo sullo spallone finale il panorama è davvero INCREDIBILE....OLLAMADONNA KE SPETTAKOLOOOOOOO vista dominante sulla Versilia e il golfo di La Spezia ...MAROOO
e guardando l'entroterra il Pizzo d'Uccello la Forcolaccia ecc MAROOOO
Bene ora scendiamo il primo difficile tratto in bike con zero penalty o quasi e poi qualche penalità qla si accumula nel traverso sotto la vetta dove lo stretto sentiero e arricchito da pietre lisssie lisssie in contropendenza che consigliano di scendere quà e là. Inizia un tratto più semplice sempre incanalato con solchi e mai banale ...e poi ancora roccia e sentiero esposto con tratti a piedi ....
Nel complesso la ciclabilità sarà sul 70% sempre difficile.

UNA VARIANTE DA PROVARE POTREBBE ESSERE DI SCENDERE PER LA VIA DI SALITA CHE SEBBENE SIA MOLTO PIU RIPIDA DOVREBBE ESSERE PIU CONTINUA . In questa variante la ciclabilità sarà più o meno la stessa ma il 30% non ciclabile sarà concentrata nel tratto più ripido .

Ritornati alla piana delle cave prendiamo ora il sentiero che aggira il monte Borla con tratti a spinta sino al bivip per la cima che ignoriamo prendendo la direzione rifugio Carrara.

Dal rifugio inizia la nuova perlustrazione su ST direzione Monzone . La prima parte è bella e fluida sino al bivio di Tenerano. Qui ho provato la discesa sino al piccolo borgo.
Il sentiero a differenza dell'altro è decisamente poco frequentato ma percorribile anche se troveremo tratti abbastanza wild ed un tratto centrale molto smosso (tipo greto di un ruscello) cmq sempre ciclabile con difficoltà. Questo sentiero non è certo una chicca ma un esplorazione che cmq aggiunge un'altra possibilità e variante di discesa da CAMPOCECINA.
Probabilmente il sentiero che scende a Monzone è più fruibile direi anche se non l'ho provato sino in fondo.....
In asfalto torniamo salendo a Castelpoggio e da qui prendiamo un bellissimo ST impegnativo sino ad Annunziata dove chiuderemo un altro gran bel giro con cicloalpinistica sul monte Sagro.

PS LA TRACCIA CONTINUA IN AUTOSTRADA ....CHIARAMENTE IGNORATELA .....PARTENZA E ARRIVO DA ANNUNZIATA

OLLAMADONNA KE SPETTAKOLOOOOO

Distanza: 50 km
Dislivello: 2450 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Medio Duro
Traccia Gps: Apuane M.Sagro


sabato 12 febbraio 2022

Anticima W Crabun 2630 m

Itinerario di Cicloalpinismo con discese tecniche molto difficili e vari tratti esposti. Quasi sicuramente una prima assoluta.

M. Crabun già amico di scarlingate dalla via normale merita sicuramente un approccio disagiato anche dalla cresta W.

Start dal fondovalle di Arnad 360 m. Parcheggio macabro dietro il cimitero, no acqua. Salita a pedale passando dal centro antico, con subito bel taglio ripido, facile pedale bitumato e rattoni mortali per mulattiere perfette e simil lastricate. A Le Meriou 1200 m possiamo anche smontare i pedali perchè per 3h serviranno molto poco. Assaggio fino ad Arsines 1350 m, facile fino a La Peullas 1550 m (bellissimo borgo restaurato con ultima acqua) e Asburgico fino alla cima. Nel bosco sentiero marcato da piccoli ometti e vernice verde fluo ma non evidentissimo. Da Pian Dzen 1950 m l'ambiente diventa ancora più selvaggio ed aspro con traccia di sentiero sempre e comunque ripida senza tregua. A 2150 si cambia esposizione passando nella Comba Freida di nome e di fatto. Meta originaria era il colle d'Arche ed eventualmente le Pierres Blanches ma quasi involontariamente le gambe hanno deviato fuori sentiero direttamente sulla cresta a monte con le varie anticime del Crabun in vista. A 2480 m scolliniamo sopra le nuvole. Marooo !
Il Crabun è li ad un tiro di scoppio ma qualche su e giù rallenta la marcia. E' tardi, lo start con orario da imbruttito non ha aiutato e a 2630 m ci fermiamo a malincuore. La discesa sarà lunghissima e il buio sicuro ma prima ci godiamo 2 min di Paradiso con tutte le cime più alte della bassa VdA che sbucano da un tappeto di nuvole.

Discesa ON: cresta a ritroso bellissima, panoramica e tecnica. Per aumentare il coefficiente di difficoltà la forcella mi saluta subito perdendo pressione ed andando a pacco ad ogni minimo peto. La ciclabilità è discreta nel senso di non continua ma vari passaggi su roccioni meritano la foto social. L'erba olina scivolosissima rompe un po' gli zebedei fino ai ruderi di Arche poi fondo diventa più roccioso ma sempre discreto e tecnico fino a Pian Dzen non prima però di aver assaggiato passi molto tecnici e micro tornanti della morte. Qualche metro suicida troppo ripido lo lasciamo ai posteri. Dal Pian le cose si fanno più umane. Sentiero antico e ben tracciato ma mai banale. Rami e un mare di pignette malefiche annullano spesso il grip e l'FBL è d'obbligo. Si scende pianissimo e a chiappe blindate sudando acido lattico. Rude ma volgare, facile ma non facilissimo :-)
Da La Pelluas il sentiero torna ben battuto e pulito. Bellissimo con tornanti perfetti e qualche sassetto quà e là da copiare. Lussuria ! A 1400 deviamo a dx andando a ripercorre a ritroso tutto il Traverse Trail. Un capolavoro appena restaurato da qualche premio nobel della sentieristica ma ovviamente dedicato ai bipedi quindi diverse spintarelle sono necessarie fino a Echallogne 1350 m, altro borgo meraviglioso. La bellezza continua ancora fino a Reille alternando fantastici tratti esposti (e qualche tecnico da non sottovalutare) e risalite brevi ma estenuanti (attenzione a non farvi ingannare da qualche vecchia cartina o traccia, il sentiero causa frana è stato deviato recentemente a monte facendo un giro più alto e largo). A Reille le ore di luce di Febbraio oramai terminano, resistiamo ancora fino a poco dopo Languesse ma poi dobbiamo cedere e rimandare il notevolissimo impegno tecnico del sentiero alla prossima puntata. Rimane comunque estremamente impegnativo, roccioso, qualche scalinata pseudo naturale e finale anche con molta foglia. Insomma roba seria che le luci di emergenza non permettono.
La traccia torna mestamente su asfalto alla macchina. Galeotto fu il Crabun.

In conclusione: itinerario moolto impegnativo, wild e disagiato. Dislivello estivo, sezioni tecniche a gogo e FBL in molti punti. State tuonati, more to come.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 25 km
Dislivello: 2650 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Molto difficile
Condizione fisica: Molto duro
Traccia Gps: Anticima W Crabun 2630 m