Itinerario di Cicloalpinismo impegnativo con discese molto tecniche ed esposizione nella parte alta.
Becca Pougnenta 2827 m, subito ribattezzata Becca des Pugnettes. Nomen Omen.Cima nota nel circolo del disagio ma a lungo conservata per le grandi occasioni. Oggi è quella giusta per meteo favorevole nell'ovest della regione e per mini raduno con Maurizio the Lodi Machine e Andreismo ufficialmente entrato nel consiglio di amministrazione della VdA.
Start da Derby 820 m parcheggio appena dopo la Dora con acqua poco più avanti lungo il percorso.
In conclusione: itinerario imperdibile. Cima, ambiente, panorami, tecnicismo e varietà dei sentieri sono la vera nostra ragione di vita sportiva.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 30 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Start da Derby 820 m parcheggio appena dopo la Dora con acqua poco più avanti lungo il percorso.
Lunghissima salita a pedale praticamente tutta off road con ciclabilità imbarazzante tranne brevissimi tratti a spinta ma anche rattoni belli tosti e qualche ST. Si costeggia la Dora e poi da Chabodey 970 m ci si inerpica per forestali nei bellissimi boschi di larice ed abeti della Valdigne. Verso i 1700 m si aggira completamente il M. Charvet lungo il percorso minerario (interessante la storia delle miniere di Arpy discovermorgex casomai ci fosse qualche secchione disagiato in ascolto) in falso piano fino a Fond d'Arpy Damon 1760 m dove le pendenze aumentano fino a diventare mortali.
Con del disagevole Spintage raggiungiamo infine i 2060 m dell'autostada dei Merenderos per il lago d'Arpy (naturalmente i bitumari mancati possono pedalare integralmente deviando e passando dal colle s. Carlo).
Al lago vietato fermarsi a meno che non sia un lunedi piovoso di novembre altrimenti il bordello è garantito (luglio-agosto impraticabile). Il pedale continua tra un mirtillo e l'altro fino ai 2240 m dove si perdono 30 m e si passa in modalità Asburgica gradonata. Portage ininterrotto e faticoso fino allo sbarco sul plateau a 2570 m che ospita il fantastico lago di Pietra Rossa. Pausa panino contemplativa obbligatoria. Marooo che bel !
Sessione Drone shooting su ST ciclabile lungo lago per i fans in diretta video e si Taka Zü ancora verso il Colle d'Ameran 2696 m con cancello a tracolla. Ultimo centello e siamo in vetta. Sbaam !
Tutta la catena del Bianco in faccia e il lago d'Arpy letteralmente sotto i piedi. Marooo !
Discesa on: si parte nel migliore dei modi praticamente in sella sin dalla cima. Fino al colle quasi completamente continuo (solo una brevissima risalitina e qualche passetto di numero) comunque ben tecnico con passaggi anche da chiappe strette. I tornantini successivi ben visibili dalla cima e dal satellite si rivelano in realtà inavvicinabili per i comuni mortali. Ne avrò chiusi 3 o 4 gli altri obbligano a inversioni di direzione appiedate mentre i traversini sono tutti ok. Poco male il risultato finale non cambia. Un cento, centocinquanta m più sotto si torna infatti indefinitamente in sella su sentiero tecnicamente metafisico. Ostacoli e impegno a oltranza che le front "de fero" amplificano in difficoltà ma anche in divertimento. Sentiero perfetto, ben tracciato e guidato. Parecchi gradoni ammazza ginocchia delle code dure ma veramente al Top. Quelli studiati lo catalogherebbero come un bel T4 continuo di difficoltà. Marooo ... quasi quasi sudavo ! Da Leseney 2090 m le cose si semplificano ma non certo la goduria. Lunghissimo traversone neanche segnato sulle mappe ma perfettamente ludico e manotenuto. Infinito. Dopo oltre 5 km e 1200 m D- festeggiamo alla fontanella di Joux 1600 m (tutta la parte alta è senza acqua, io ho filtrato quella del lago di Pietra Rossa). Stratosferico !
Da Joux breve discesina ininfluente e poi si risale un centello per Nialet. 2 curve sotto e da Creton altro sentiero incredibilmente non segnato sulle mappe e altra goduria. Questa volta il sentiero è ben scorrevole e relativamente semplice con solo qualche passaggio più impegnativo, ma con i suoi quasi 700 m di barzottaggine ci atterra allo start in stato confusionale e pressocchè accecati.
In conclusione: itinerario imperdibile. Cima, ambiente, panorami, tecnicismo e varietà dei sentieri sono la vera nostra ragione di vita sportiva.
NB: la direzione non si assume alcuna responsabilità a seguito della perdita di diottrie di chi vorrà seguire la traccia allegata.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 30 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Becca Pougnenta 2827 m
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