Itinerario di Cicloalpinismo impegnativo con discese tecniche, esposizione, molto portage.
Aiguille d'Artanvaz 3069 m, con un nome così impossibile resisterle. Logistica complicata per evitare antiestetici a/r . Ci vorrebbe una due giorni .... Taaacc !Day1.
Start da Planaval 1750 m comodo parcheggio bordo fiume con acqua a volontà. Pronti via e subito doppia cifra su rattoni elettrici ma interamente pedalabili fino ai 2320 m di Rantin dove spiana fino a Bonalex. Comitato accoglienza di simpatici Asinelli e ci sentiamo subito a casa tra i Somari. La Grand Rochere stuzzica il pipino ma ci teniamo duri e facciamo i bravi attenendoci al piano originale. A fine pianoro si Takka Zü Asburgici cercando di seguire nano traccia e ometti fuorvianti (meglio rimanere vicino al torrente lato orografico destro soprattutto quando si sbuca sull'altopiano superiore in modo da evitare pesante pietraia). Dai 2650 m allunaggio su terreno irreale e ambiente d'alta quota meraviglioso con le Aiguilles Bonalex e Malatra sopra la testa. Spintarelle ed estetico pedale per aggirare o scollinare montarozzo quotato 2800 m (a scelta) e siamo al ghiaione finale che conquistiamo in elegante Portage. Ultimi metri più ripidi e poi ... su il sipario. Tutta la catena del Bianco nella sua interezza e magnificenza. Il Vallone di Malatra letteralmente sotto i piedi. Marooo !
Discesa on: si parte praticamente in sella dalla cima con pannolone ben allacciato. 6 tornanti d'antologia, breve tratto ancora tecnico su traccia di sentiero e poi si può scegliere liberamente dove andare essendo tutto terreno amichevole. Menzione d'onore al piccolo laghetto di Bonalex. Costeggiando il torrente si arriva senza problemi a 2650 m dove i razzi diventano diabetici per 100 - 150 m. Sopravvivenza pura tra micro tratti in sella e deportage ma molto dipende dalla linea. Imbroccando quella giusta probabile fare di meglio (forse stando più a destra scendendo). Poco male è pur sempre poca roba ed appena possibile si riattraversa il torrente tornando in sella indefinitamente ripercorrendo la via d'andata fino alla deviazione per colle Serena già mappato qui M. Flassin 2772 m GT (Grand Tour). Cambio assetto e con 250 m d'ordinanza ci affacciamo dai 2545 m sul GS Bernardo.
Sempre bella e varia discesa con alternanza di difficoltà e passaggi rocciosi teNNici mica male ma anche scorrevolezza di moquette nel finale. 800 m ben spesi. Pago ... pretendo.
Località Farettes 1700 m scarsi. Verso valle ciclabilità e "civiltà" noi ovviamente prendiamo verso monte con Ravanage 3.0 Limited Edition tra erba alta, merdume e sentiero non pervenuto (in ogni caso meglio stare bordo fiume perchè la poderale prosegue più di quello che risulta dalle mappe). Ripresa l'AV1 a 1900 m il Disagio torna in zona verde ma sempre in assenza di pedale. A 2100 m riappoggiamo le ciapett sulla sella ma solo fino a Tsa de Merdeux 2270 m ed infine con gli ultimi trecento arriviamo al tramonto ai 2550 m del Rifugio Frassati. Locale Invernale 5 stelle con 8 posti letto (coperte si, gas-luce-acqua no).
Day2:
Colazione di Monta-Cala-Spingi-Porta. 400 m di reazione ginnica mattutina e prima delle 09 siamo già al mitico Colle Malatra 2925 m (ferratina facile sugli ultimi metri) e poi spettaKulo ! Ci siamo già stati qui Gran St Bernardo Tour ma è veramente un Passo speciale e con le ombre del primo mattino ancora più emozionante. Beddu Beddissimo :-)
Discesa facile e senza problemi (acqua ghiacciata sicura poco sotto il passo) ma in contesto Zuper fin verso i 2600 m dove ci ingarelliamo su del giustamente tecnico prima della deviazione 2350 m orribilmente segnalata verso il Pas Entre deux Sex, prossima tappa 2521 m. Easy. Ancora discesina di 200 m simpatica ma un po' rolling stones nella Comba d'Arminaz e risalita al Col Sapin 2435 m. Sempre easy.
Qui si cambia registro. L'idilliaco flow diventa ripidume tecnico a chiocciola. Si parte infatti brillantoni facile facile ma subito dopo pendenze sostenute e terreno con poco grip e multitraccia. Poi tornantismo elicoidale T4 pieno ancora più tecnico ma con fondo confidente per cui ... "sudomagodo" come la prostituta di Shanghai :-) Veramente notevole, niente facile ma vista fuori di testa e sentiero da 400 m D- come piace a noi. Qualche su e giù nel bosco a balcone e siamo pronti per ultimo mortale cambio
assetto. 800 m di maldestro sentiero ripiDDissimo inizialmente, faticosamente tracciato poi e fatalmente a gradoni nella parte alta. Marooo che mazzuolata ! Una extension alla Testa di Liconi ci stava pure ma la meteo cambia improvvisamente e comincia a piovere quindi Zo de Lè. Idilliaco balcone a mezzacosta su lago di Liconi e poi ci si scartavetra giù fino agli alpeggi omonimi quota 1900 m. Sentiero non banale anche se larghino con ostacoli, tornanti a ripetizione e rolling stones. Il vaginoso aumenta le difficoltà e le chiappe si stringono ma scendendo l'indice di mortalità diminuisce e rimane il ludico. Finale molto carino e tortuoso. Non è ancora finita. Breve trasferimento su poderale e prendiamo il capolavoro di sentiero balcone che ci riporta quasi direttamente a Planaval. Meraviglioso e perfettamente ciclabile (tranne forse pochissimi m di risalitina) tra muretti a secco esposti sul torrente Chambave, tornantini e boschi da fiaba. 10 min di risalita su forestale e siamo alla macchina belli bagnati e non solo dalla pioggia.
In conclusione: itinerario settembrino. Panorami assoluti e sentieri vari da non mancare.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 47 km
Dislivello: 4100 m
Tempo: 2 gg
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia Gps: Aiguille Artanavaz