Itinerario di Cicloalpinismo con Portage e discese tecniche estremamente esposte, leggere descrizione attentamente.
M. Arp Vieille ultraclassico dello scialpinismo in Valgrisenche. Se si puo' sciare si può anche rotolare però prima "andiamo su di là" :-)
Start da bivio per Planaval 1500 m a bordo strada con parcheggio scomodo (conviene salire verso Planaval poche decine di metri per ampio spiazzo con acqua poco sopra). Poco prima della frazione si devia a sinistra dove a breve diventa poderale. Percentuali di salita degne di quelle dei tiri liberi di Antetokounmpo
Giannis fino al bel Alpeggio di Orfeuille 2000 m. Proprio dietro il caseggiato parte ottimo ST dimenticato dalle cartine e poco frequentato ma perfettamente percorribile. Si parte bene con tornanti piatti ben godibili nonostante la vegetazione. Le pochissime info davano tratti attrezzati ma l'imbrago di Phoebe è rimasto comodamente nello zaino, giusto qualche gradino di ferro e canapone, easy. Qualche su e giù non sempre in sella e a strapiombo su Prariond raggiungiamo Miollet su traverso poco pendente e iperpanoramico (se avete problemi di esposizione già qui evitate come la peste il finale di questo giro). Da Miollet tecnicismo a 5 stelle come da finale
Rifugio Angeli fino ai 1600 m di La Bethaz. Yeah !
Cambio assetto e senza toccare la SR arriviamo al Capoluogo e da lì risaliamo alla diga passando dal Foyer. Da qualche anno la diga Beauregard è stata notevolmente ridotta ed ora tutta la stradina bassa che costeggia il lago è molto piacevole e panoramica. Da Useleres 1800 m noioso e assolato asfalto fino al ricongiungimento con itinerario del
Rifugio Angeli. Quest'anno a fine luglio lago S.Grato 2500 m ancora parzialmente ghiacciato e il Poserismo si scatena. Marooo che bel !
Lasciato l'ottimissimo traverso e puntiamo verso il 14B non sempre ben visibile verso il Rifugio Capitano Ricci quasi 2700 m in soft Portage prima e più serio poco sotto. Posizione strategica e bifronte. Peccato questi ruderi del 1800 siano lasciati totalmente abbandonati e disordinati. Da qui i resti della comodissima militare ci innalzano ancora fino a 2800 m. I più disagiati scappati dal Tour de France potrebbero addirittura pedalarne una buona parte. Ultimi 150 m in Portage Asburgico facendo ballare l'occhio per trovare la via più agevole ma qualche passo di arrampicata non l'ho evitato. Cima !
Se d'Inverno è spaziale in estate i contrasti di colore accentuano ancora di più la bellezza di questo luogo. Ancora .... Marooo !
Discesa ON: primi metri in disarrampicata ma poi stando sulla cresta W e riempiendo diversi pannoloni si riesce incredibilmente a stare in sella su ripido crinale a tratti esposto fino ai resti militari. Sono poi solo 200 m scarsi ma FBL ! Da qui sentiero tracciato fino alla sterrata dei 2200 m alternando facili tratti di ex militare con altri ben più stretti ed impegnativi con fondo inconsistente (poco) e tornantini stretti e al limite. Nel complesso ottima discesa divertente e varia.
Si risale ora verso Arp Vieille e con altro breve Portage raggiungiamo il colletto senza nome a 2300 m dove parte la mulattiera militare finale. Solo il Genio poteva tracciare un sentiero cosi bello e complesso in ambiente defilato ma stupendo. Si parte easy e senza pendenza tra muri a secco e tracciato perfetto. Si attraversa poi tutta una zona di
Clapey veramente ostica senza quest'opera d'ingegneria dove bisogna galleggiare su pietroni (qualche passo a piedi causa piccole frane, che peccato non ripristinate). Passata la pietraia assaggiamo qualche tornante, guadiamo su ponticello tattico, risaliamo leggermente e siamo pronti per il gran finale da massima concentrazione. "1 minuto al lancio, serrare". Letteralmente a piombo su Valgrisenche ci aviolanciamo in una serie notevole di tornanti ricavati non si capisce come in un fazzoletto di bosco tra impressionanti pareti di roccia (proprio in mezzo alla ferrata Bethaz Bovard). Il dislivello non è tanto ma è di quelli da ricordare a lungo. Tecnicamente molto impegnativo ma non impossibile rimanendo concentrati sul tracciato.
Atterrati sudati marci ma Vivi baciamo a lungo lo sterco di vacca per festeggiare.
Il rientro all'auto è tutto su piacevole sterrato in parte in comune all'andata.
In conclusione: itinerario parzialmente noto ma che introduce bellissima cima e nuovi interessantissimi sentieri. Valgrisa mecca del Disagio.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 39 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps:
M. Arp Vieille