Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche ed esposte.
Punta del Tuf ovvero Lauson Limited Edition.
Classica e remunerativa salita al Lauson lato Ovest, sentiero in ottimi condizioni con % di pedalabilità imbarazzanti se ossigeno muniti. Al colle ignorate i merenderos d'alta quota e proseguite su tracce di sentiero fino alla spettacolare cima con vista esclusiva sui Giganti del Paradiso. Una terrazza davvero esclusiva.
Discesa non ciclabile fino al Colle salvo poche decine di metri. R'n'R su sfasciumi per un paio di cento e facile lussuria sulla via di salita fin quasi a Levionaz 2250 m. Poche difficoltà tecniche ma davvero piacevolmente giocoso.
Fin qui quasi tutto regolare ... o quasi. Attraversato il ponticello sul torrente proseguite solo se motivati ed esploratori. Astenersi Ciaparatt.
Duro Portage prima su ripidi pratoni e poi per balze rocciose fino a 2500 m. 3-4 km di falso traverso, molto falso, molto esposto e molto stretto. Passata l'abbandonata casa di caccia e attraversati 3-4 valloncelli sempre su sentiero a tratti precario finalmente il variometro cambia segno e puntiamo verso valle. Guidati da sporadici ometti attraversiamo una zona di paravalanghe e un lungo pratone di scogli fissi non divertente ma comunque ciclabile fino a quota 2300 m dove troviamo altra postazione PGNP ma soprattutto un sentiero degno di tale nome. Da poco sotto in poi vi rimangerete tutti le ingiurie perchè si entra in un elitario bike park che credo abbia visto ben poche bici fino ad ora. Un dirupo vertiginoso domato dal genio sentieristico d'Antan. Un profluvio infinito di tornanti di ogni genere e forma dal più casto e sicuro al più impegnativo e lascivo. Okkio alle misure perchè in vari punti è un attimo trovarsi alla macchina in un nanonesecondo. Un paio di serie sono off limits ma la maggior parte si portano a casa. Atterrati a Degioz dopo il bacio di rito all'asfalto si rientra in defaticamento alla macchina.
Non il solito Lauson dunque ma solo per Bigoli DOC.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 27 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 9.5 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Punta Tuf
sabato 26 agosto 2017
mercoledì 16 agosto 2017
Tour des Glaciers 2
Durissimo itinerario di Cicloalpinismo con "tratti di pedalage" e discese tecniche ed esposte.
Non mi sto a dilungare con descrizioni poetiche. Ho semplicemente messo insieme questo itinerario Tour des Glaciers con questo https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/16275.
Già che c'ero ho aggiunto una explo iniziale facendo il giro del Truc de Tsanteleina. Discreta pedalabilità in salita, grandiosi panorami glaciali sotto la Granta Parey ma con discesa solo discreta (il paragone rispetto alle altre del giro è impietoso).
Al Colle Bassac Deré non fatevi sfuggire la Becca della Traversiere 3337 m.
Discesa dal Bassac dovrebbe essere protetta dall'Unesco come patrimonio dell'umanità (al casotto della forestale tenete la sinistra), semplicemente m e r a v i g l i o s a.
Atterrati sull'ultima poderale il finale ottimizza i ST ma richiede ancora energie e attenzione.
Nb il sentiero che scende appena sotto il Bassac Deré è stato leggermente ritracciato semplificandone la discesa rispetto al 2015
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 40 km
Dislivello: 2800 m
Tempo: 13 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Durissimo
Traccia gps: Tour Glacier2
Non mi sto a dilungare con descrizioni poetiche. Ho semplicemente messo insieme questo itinerario Tour des Glaciers con questo https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/16275.
Già che c'ero ho aggiunto una explo iniziale facendo il giro del Truc de Tsanteleina. Discreta pedalabilità in salita, grandiosi panorami glaciali sotto la Granta Parey ma con discesa solo discreta (il paragone rispetto alle altre del giro è impietoso).
Al Colle Bassac Deré non fatevi sfuggire la Becca della Traversiere 3337 m.
Discesa dal Bassac dovrebbe essere protetta dall'Unesco come patrimonio dell'umanità (al casotto della forestale tenete la sinistra), semplicemente m e r a v i g l i o s a.
Atterrati sull'ultima poderale il finale ottimizza i ST ma richiede ancora energie e attenzione.
Nb il sentiero che scende appena sotto il Bassac Deré è stato leggermente ritracciato semplificandone la discesa rispetto al 2015
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 40 km
Dislivello: 2800 m
Tempo: 13 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Durissimo
Traccia gps: Tour Glacier2
sabato 12 agosto 2017
Tsa Setsé 2815 m XL
Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche ed esposte.
Inedito Tour ricco di bonus tracks tra Pila e Cogne attraverso i Colli Drinc 2565 m e Tsa Setsé 2815 m. Sentieri di qualità come solo la Valle di Cogne sa offrire il tutto in contesto da cartolina con la Grivola a dominare il palcoscenico per tutta la giornata.
Start da Aosta, comodosa telecabina fino a Pila 1800 slm. Rattoni al limite ma ciclabili dagli amanti del Vertical+ fino all'arrivo del Couis I. Primo assaggio di cresta esposta fino al colle Drinc dove abbandoniamo definitivamente i robottini del Bike Park e ci paracadutiamo su Epinel. 1000 m di D- a lungo esposto ma perfettamente tracciato ed entusiasmante. Sotto i 2000 m più semplice ma sempre lussurioso su fondo perfetto. A Epinel "schifiamo" la regionale e saliamo contromano il 23 con qualche spintarella ma quasi tutto a pedale. Profumi intensi di pineta e ombra altro che bitume.
A Gimillian proseguiamo ancora ripidi fino ai 1900 m dei Piani di Teppe dove seguiamo le chiare indicazioni per il nostro Colle di rientro. Comodo Spintage ma anche inaspettato pedale per buoni tratti su sentiero ancora una volta perfetto fino ad Arpisson 2400 m. Ultimi 400 m più impegnativi ma mai tremendi e addirittura arriviamo pedalando al colle Tsa Setse dove proseguiamo fino all'omonima cimetta isoipse. Affaccio doppio e panorama strappapugnette.
Da qui percorreremo tutta la lunga cresta fino alla Pointe du Drinc. Ovviamente non continua ma con molte interruzioni a piedi e saliscendi vari ma ciononostante adrenalinica e con passaggi vertical da pannolone. Astenersi depilati. Giunti finalmente all'ultima Punta tralasciamo la scialpinistica Pierre e ci scartavetriamo sul nuovo sentiero, perfetto ovviamente, ancora sul versante Cogne fino agli orrendi tralicci. Festival del Tornantino erboso e vizioso. Cambiato versante si va un pò per vacche e per Camel Trophy fino a La Rui dove siamo pronti per il Gran Finale fino ad Ozein 1400 m. Questo tratto non lo ricordo so solo che ora viaggio con un cane ed un bastone bianco. Da Ozein in poi è praticamente un lunghissimo rientro prima su mulattiere e poi per piacevolissimi Ru in leggera discesa. A Gressan tralasciamo la Cote de Gargantua fatta qui Pila Autumn in Fat e su asfalto e ciclabile rientriamo al parcheggio.
Ottimo itinerario dunque nonostante la zona non particolarmente selvaggia ma come sempre solo per appassionati del genere e non acrofobici.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 47 km
Dislivello: 2600 m
Tempo:11 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Tsa Setse
Inedito Tour ricco di bonus tracks tra Pila e Cogne attraverso i Colli Drinc 2565 m e Tsa Setsé 2815 m. Sentieri di qualità come solo la Valle di Cogne sa offrire il tutto in contesto da cartolina con la Grivola a dominare il palcoscenico per tutta la giornata.
Start da Aosta, comodosa telecabina fino a Pila 1800 slm. Rattoni al limite ma ciclabili dagli amanti del Vertical+ fino all'arrivo del Couis I. Primo assaggio di cresta esposta fino al colle Drinc dove abbandoniamo definitivamente i robottini del Bike Park e ci paracadutiamo su Epinel. 1000 m di D- a lungo esposto ma perfettamente tracciato ed entusiasmante. Sotto i 2000 m più semplice ma sempre lussurioso su fondo perfetto. A Epinel "schifiamo" la regionale e saliamo contromano il 23 con qualche spintarella ma quasi tutto a pedale. Profumi intensi di pineta e ombra altro che bitume.
A Gimillian proseguiamo ancora ripidi fino ai 1900 m dei Piani di Teppe dove seguiamo le chiare indicazioni per il nostro Colle di rientro. Comodo Spintage ma anche inaspettato pedale per buoni tratti su sentiero ancora una volta perfetto fino ad Arpisson 2400 m. Ultimi 400 m più impegnativi ma mai tremendi e addirittura arriviamo pedalando al colle Tsa Setse dove proseguiamo fino all'omonima cimetta isoipse. Affaccio doppio e panorama strappapugnette.
Da qui percorreremo tutta la lunga cresta fino alla Pointe du Drinc. Ovviamente non continua ma con molte interruzioni a piedi e saliscendi vari ma ciononostante adrenalinica e con passaggi vertical da pannolone. Astenersi depilati. Giunti finalmente all'ultima Punta tralasciamo la scialpinistica Pierre e ci scartavetriamo sul nuovo sentiero, perfetto ovviamente, ancora sul versante Cogne fino agli orrendi tralicci. Festival del Tornantino erboso e vizioso. Cambiato versante si va un pò per vacche e per Camel Trophy fino a La Rui dove siamo pronti per il Gran Finale fino ad Ozein 1400 m. Questo tratto non lo ricordo so solo che ora viaggio con un cane ed un bastone bianco. Da Ozein in poi è praticamente un lunghissimo rientro prima su mulattiere e poi per piacevolissimi Ru in leggera discesa. A Gressan tralasciamo la Cote de Gargantua fatta qui Pila Autumn in Fat e su asfalto e ciclabile rientriamo al parcheggio.
Ottimo itinerario dunque nonostante la zona non particolarmente selvaggia ma come sempre solo per appassionati del genere e non acrofobici.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 47 km
Dislivello: 2600 m
Tempo:11 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Tsa Setse
Prima Cresta verso il Drinc |
Lato Cogne, "non so se sono stato spiegato" |
#JAGTeam |
Pannoloni sempre pieni |
Poseraggio d'Autore |
lunedì 7 agosto 2017
Tersiva XXL
Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche.
Memorabile Tour ad anello attorno alla Tersiva, nel cuore della VdA, attraverso 5 diversi Valloni e Colli d'alta quota in zone per la maggior parte incontaminate e lontano dai tradizionali percorsi turistici dei trekkers.
Start da Les Druges 1580 m isolata frazione di Saint Marcel. Comodo parcheggio presso area attrezzata (un po' più avanti rispetto alla traccia).
10 km di poderale a tratti diabolica ci fanno approcciare il Vallone di Saint Marcel, un vero angolo di paradiso semi sconosciuto e proprietà privata (azienda faunistica quindi occhio che da settembre a novembre vi sparano nel kiul se uscite dai sentieri). Splendido il Lago Layet a quota 2227 m. All'alpeggio Petit Chaux 2418 m termina il pedalage e su traccia di sentiero 102 aggiriamo i bastioni rocciosi e attacchiamo il Colle di Saint Marcel che conquistiamo in portage-spintage con relativa semplicità. Dai 2940 m godiamo del doppio affaccio su Cervino-Monte Rosa verso est e Gran Paradiso-Grivola-Emilius verso ovest. I Laghi Coronas traguardano il delirio flow che ci attende in discesa giù per il Grauson. 550 m di D- che passano in un lampo e ci depositano ebeti a quota 2400 m. Cambiato assetto risaliamo "quasi" interamente a pedale tutta la classica discesa da smutandati dell'Invergneux apprezzando 1000 volte meglio le bellezze uniche del Vallone. Si arriva così ai 2903 m pedalando tra gli sguardi attoniti dei bikers pronti alla discesa. Panorama ben noto ma sempre di prim'ordine ancora su Gran Paradiso e Vallone Urtier. Altri 400 m di discesa inedita ci sollazzano con gioia e soddisfazione fino alla carrozzabile che prendiamo ovviamente in salita fin quasi al suo termine. Il 10E prima durello in portage ma poi per buoni tratti a pedale e finale a spinta ci porta ai 2898 m del Colle Pontonnet. La vista dei laghi Ponton e Pontonnet allevia il dolore per gli ecomostri della linea Super Phoenix. Il quarto colle, di Fenis, è poco sotto ai 2833 m ed è collegato da quel che resta dell' ingegnosa mulattiera reale. Siamo ora in cima al Vallone Clavalité e ci aspettano 700 m di discesa, in buona parte tecnica, da antologia. Si parte su sfasciumi fini e traccia di sentiero. Teniamo bene la sx superando un breve tratto non ciclabile e via di tornantini elicoidali dove senza nose press non si va molto lontano. Non tutti sono fattibili ma sicuramente meritano, almeno, un tentativo. Una palestra del monoruota esaltante ! Pochi passi su pietraia ed è ancora luna park su traverso guidato dove pompando un pochino si danno solo pochi colpi di pedale. Ultimi pratoni in relax e siamo ai 2100 di Le Grand Alp. Acqua. Se siete morti o avete cannato i tempi il Bivacco Borroz 5* vi puo' salvare perchè altrimenti rimane ancora un ultimo mortale colle per poter chiudere il loop, il Lavodilec 2854 m. 2-2.5h di ben poco pedalage, molto spintage e moltissimo portage. Io ho seguito il 102 segnato a terra ma se volete costeggiare le acque smeraldo del Lago Lavodilec prendete la traccia sulla sx che scavalca più direttamente il ripido contrafforte anzichè aggirarlo.
Entrati nella parte alta del vallone occorre molta determinazione e forza d'animo perchè una seconda bastionata sembra rendere la sottomissione del valico impossibile. Power saving ON, testa bassa e passo himalayano e finalmente anche il sentiero migliora diventando un ben tenuto serpentone di antica fattura. Ci siamo finalmente. Colle molto ampio con affaccio singolo. Lasciamo la Clavalité e finalmente torniamo nel vallone di Saint Marcel !
La discesa parte su delicato ed esposto traverso su sfasciumi instabili ma appena cambiato versante la musica cambia radicalmente. Terreno ben pulito, ST ottimamente tracciato con innumerevoli, facili e voluttuosi tornanti fino al fondo vallone. Nei pressi di Petite Chaux 2418 m per evitare la poderale ci inventiamo un po' di freeride fino alla bella piana che precede il Layet. 5 min di relax su trattorabile inevitabile e a quota 2100 siamo pronti per il gran finale. Seguiamo il segnavia 18 lungo antico Ru in falsopiano non in perfette condizioni ma ciclabile e piacevole fino ai 2065 m di Lavanché dove .... si sale ancora in portage ! Quando avrete finito tutte le parolacce e maledizioni nei miei confronti i 150 m saranno finiti e saranno solo pugnette a nastro. Due spanne di sentiero balcone tra i migliori della vda, fondo perfetto, bosco incantato, piacevoli su e giù con qualche semplice passaggino. Lussuria pura, il giusto regalo per un itinerario leggendario. By the way, c'è anche un breve passaggio attrezzato ed esposto ma non problematico. Finalmente dopo 2-3 km di cecità il sentiero si decide a precipitare a valle ma sempre appagante e divertente fino a Servette dove abbiamo pure una parentesi culturale visitando o visto l'orario curiosando in giro il recentemente restaurato sito minerario.
http://minieresaintmarcel.it/
Per non buttare via nulla prima della macchina c'è ancora tempo per un breve ST lungo il Ru dell'area pic nic.
In conclusione un itinerario completo, durissimo ma di estrema soddisfazione.
Punti di appoggio Rifugio Sogno (2023 chiuso), Bivacco Borroz (ultra consigliato) e Bivacco Muggia (sotto la Tersiva)
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 45 km
Dislivello: 3000 m
Tempo: 12 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Durissimo
Traccia gps: Tersiva XXL
Memorabile Tour ad anello attorno alla Tersiva, nel cuore della VdA, attraverso 5 diversi Valloni e Colli d'alta quota in zone per la maggior parte incontaminate e lontano dai tradizionali percorsi turistici dei trekkers.
Start da Les Druges 1580 m isolata frazione di Saint Marcel. Comodo parcheggio presso area attrezzata (un po' più avanti rispetto alla traccia).
10 km di poderale a tratti diabolica ci fanno approcciare il Vallone di Saint Marcel, un vero angolo di paradiso semi sconosciuto e proprietà privata (azienda faunistica quindi occhio che da settembre a novembre vi sparano nel kiul se uscite dai sentieri). Splendido il Lago Layet a quota 2227 m. All'alpeggio Petit Chaux 2418 m termina il pedalage e su traccia di sentiero 102 aggiriamo i bastioni rocciosi e attacchiamo il Colle di Saint Marcel che conquistiamo in portage-spintage con relativa semplicità. Dai 2940 m godiamo del doppio affaccio su Cervino-Monte Rosa verso est e Gran Paradiso-Grivola-Emilius verso ovest. I Laghi Coronas traguardano il delirio flow che ci attende in discesa giù per il Grauson. 550 m di D- che passano in un lampo e ci depositano ebeti a quota 2400 m. Cambiato assetto risaliamo "quasi" interamente a pedale tutta la classica discesa da smutandati dell'Invergneux apprezzando 1000 volte meglio le bellezze uniche del Vallone. Si arriva così ai 2903 m pedalando tra gli sguardi attoniti dei bikers pronti alla discesa. Panorama ben noto ma sempre di prim'ordine ancora su Gran Paradiso e Vallone Urtier. Altri 400 m di discesa inedita ci sollazzano con gioia e soddisfazione fino alla carrozzabile che prendiamo ovviamente in salita fin quasi al suo termine. Il 10E prima durello in portage ma poi per buoni tratti a pedale e finale a spinta ci porta ai 2898 m del Colle Pontonnet. La vista dei laghi Ponton e Pontonnet allevia il dolore per gli ecomostri della linea Super Phoenix. Il quarto colle, di Fenis, è poco sotto ai 2833 m ed è collegato da quel che resta dell' ingegnosa mulattiera reale. Siamo ora in cima al Vallone Clavalité e ci aspettano 700 m di discesa, in buona parte tecnica, da antologia. Si parte su sfasciumi fini e traccia di sentiero. Teniamo bene la sx superando un breve tratto non ciclabile e via di tornantini elicoidali dove senza nose press non si va molto lontano. Non tutti sono fattibili ma sicuramente meritano, almeno, un tentativo. Una palestra del monoruota esaltante ! Pochi passi su pietraia ed è ancora luna park su traverso guidato dove pompando un pochino si danno solo pochi colpi di pedale. Ultimi pratoni in relax e siamo ai 2100 di Le Grand Alp. Acqua. Se siete morti o avete cannato i tempi il Bivacco Borroz 5* vi puo' salvare perchè altrimenti rimane ancora un ultimo mortale colle per poter chiudere il loop, il Lavodilec 2854 m. 2-2.5h di ben poco pedalage, molto spintage e moltissimo portage. Io ho seguito il 102 segnato a terra ma se volete costeggiare le acque smeraldo del Lago Lavodilec prendete la traccia sulla sx che scavalca più direttamente il ripido contrafforte anzichè aggirarlo.
Entrati nella parte alta del vallone occorre molta determinazione e forza d'animo perchè una seconda bastionata sembra rendere la sottomissione del valico impossibile. Power saving ON, testa bassa e passo himalayano e finalmente anche il sentiero migliora diventando un ben tenuto serpentone di antica fattura. Ci siamo finalmente. Colle molto ampio con affaccio singolo. Lasciamo la Clavalité e finalmente torniamo nel vallone di Saint Marcel !
La discesa parte su delicato ed esposto traverso su sfasciumi instabili ma appena cambiato versante la musica cambia radicalmente. Terreno ben pulito, ST ottimamente tracciato con innumerevoli, facili e voluttuosi tornanti fino al fondo vallone. Nei pressi di Petite Chaux 2418 m per evitare la poderale ci inventiamo un po' di freeride fino alla bella piana che precede il Layet. 5 min di relax su trattorabile inevitabile e a quota 2100 siamo pronti per il gran finale. Seguiamo il segnavia 18 lungo antico Ru in falsopiano non in perfette condizioni ma ciclabile e piacevole fino ai 2065 m di Lavanché dove .... si sale ancora in portage ! Quando avrete finito tutte le parolacce e maledizioni nei miei confronti i 150 m saranno finiti e saranno solo pugnette a nastro. Due spanne di sentiero balcone tra i migliori della vda, fondo perfetto, bosco incantato, piacevoli su e giù con qualche semplice passaggino. Lussuria pura, il giusto regalo per un itinerario leggendario. By the way, c'è anche un breve passaggio attrezzato ed esposto ma non problematico. Finalmente dopo 2-3 km di cecità il sentiero si decide a precipitare a valle ma sempre appagante e divertente fino a Servette dove abbiamo pure una parentesi culturale visitando o visto l'orario curiosando in giro il recentemente restaurato sito minerario.
http://minieresaintmarcel.it/
Per non buttare via nulla prima della macchina c'è ancora tempo per un breve ST lungo il Ru dell'area pic nic.
In conclusione un itinerario completo, durissimo ma di estrema soddisfazione.
Punti di appoggio Rifugio Sogno (2023 chiuso), Bivacco Borroz (ultra consigliato) e Bivacco Muggia (sotto la Tersiva)
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 45 km
Dislivello: 3000 m
Tempo: 12 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Durissimo
Traccia gps: Tersiva XXL
Quando l'acido lattico arriva alla testa ... |
Power saving ON |
venerdì 4 agosto 2017
Colle di Bassa Serra 2730 m
Itinerario di Cicloalpinismo vero con lunghi tratti di portage, esposti, attrezzati e potenzialmente molto pericolosi. Astenersi scarligamerluss, sognatori poca spesa tanta resa e daunillers.
Start e salita in comune a quest'altro must Tour des Chavannes con la differenza che evitiamo il bitume della regionale passando da splendido traverso "quasi" tutto ciclabile atterrando a La Thuile dall'alto con già il Rutor in evidenza. L'antica via del Piccolo ci riduce a zero il bitume con qualche rattone fino a Pont Serrand (acqua). Salita fino al colle sempre durella ma bellissima. Emozione al cospetto della più bella montagna del mondo. Pausa contemplativa e modalità mutanda di ghisa ON prendendo la traccia a sinistra della casermetta. Proseguire solo se fortemente motivati e preparati anche se il primo cancello per il Paradiso è appena dietro l'angolo: un tratto attrezzato molto difficile da passare CON le bici. Consiglio di smontarle e legarle allo zaino. Se siete sopravvissuti entrerete in un paradiso glaciale relativamente molto pedalabile e assolutamente deserto e selvaggio. Nessuno in vista solo laghi e ghiacciai. Sembra di pedalare sulla Luna. Labili bolli gialli, qualche ometto e spesso antiche tracce militari segnano la via fino alla pietraia instabile che precede il Colle. Seguite bene la traccia perchè non è facilissimo individuare il passaggio che si trova ben a destra della casermetta posta in cima al colle. Anche qui estrema attenzione per passaggio stretto ed esposto anche se non difficile in se. E' fatta.
Il Colle di Bassa Serra ci regala ulteriore magnifica vista sul Bianco da un lato e bucolica dall'altro lungo il vallone del Breuil impestato di fiabeschi laghi alpini alimentati dai sofferenti ghiacchiai del Breuil e Darguerey.
Discesa semplice e idilliaca fino a quota 2500 m dove si puo' scegliere se prendere la chicken line sulla sx (breve salita al colletto ma poi tutta discesa) oppure continuare a godere su ripetute di discesage-laghi-spintage-laghi-portage-ghiacciai da compiere n volte. L'ultimo colletto senza nome a quota 2550 m ci regala ultima sosta vista Rutor.
Tanto era facile la prima discesa quanto impestata è la seconda. Sentiero stretto ed eroso infarcito di scogli. Si scende a fatica sudando non poco fino a 2200 m dove le cose si semplificano (bisognerebbe esplorare la discesa verso il lago Verney) su bel traverso e ST selvaggio. Lungo ma piacevole trasferimento sterrato fino alla regionale, breve bitume e altra discesa su tracciato Bike Park fino a Pont. Tagli dell'andata (da fare a passo d'uomo in quanto vietati alle bici) e siamo a La Thuile dove ovviamente "schifiamo" la strada e risaliamo dal traverso iniziale. Sbucati sulla poderale a 1500 facciamo ultimo defaticamento fino ad Arp Damon per ultimo premio di giornata nel bosco del daunill su ST di moquette imperiale prima e fondo ruspante dopo.
In conclusione una vera Scapicollata Alpina, ricca di Avventura, vera Montagna e Panorami da cecità permanente MA assolutamente da non sottovalutare.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 41 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Colle Bassa Serra
Start e salita in comune a quest'altro must Tour des Chavannes con la differenza che evitiamo il bitume della regionale passando da splendido traverso "quasi" tutto ciclabile atterrando a La Thuile dall'alto con già il Rutor in evidenza. L'antica via del Piccolo ci riduce a zero il bitume con qualche rattone fino a Pont Serrand (acqua). Salita fino al colle sempre durella ma bellissima. Emozione al cospetto della più bella montagna del mondo. Pausa contemplativa e modalità mutanda di ghisa ON prendendo la traccia a sinistra della casermetta. Proseguire solo se fortemente motivati e preparati anche se il primo cancello per il Paradiso è appena dietro l'angolo: un tratto attrezzato molto difficile da passare CON le bici. Consiglio di smontarle e legarle allo zaino. Se siete sopravvissuti entrerete in un paradiso glaciale relativamente molto pedalabile e assolutamente deserto e selvaggio. Nessuno in vista solo laghi e ghiacciai. Sembra di pedalare sulla Luna. Labili bolli gialli, qualche ometto e spesso antiche tracce militari segnano la via fino alla pietraia instabile che precede il Colle. Seguite bene la traccia perchè non è facilissimo individuare il passaggio che si trova ben a destra della casermetta posta in cima al colle. Anche qui estrema attenzione per passaggio stretto ed esposto anche se non difficile in se. E' fatta.
Il Colle di Bassa Serra ci regala ulteriore magnifica vista sul Bianco da un lato e bucolica dall'altro lungo il vallone del Breuil impestato di fiabeschi laghi alpini alimentati dai sofferenti ghiacchiai del Breuil e Darguerey.
Discesa semplice e idilliaca fino a quota 2500 m dove si puo' scegliere se prendere la chicken line sulla sx (breve salita al colletto ma poi tutta discesa) oppure continuare a godere su ripetute di discesage-laghi-spintage-laghi-portage-ghiacciai da compiere n volte. L'ultimo colletto senza nome a quota 2550 m ci regala ultima sosta vista Rutor.
Tanto era facile la prima discesa quanto impestata è la seconda. Sentiero stretto ed eroso infarcito di scogli. Si scende a fatica sudando non poco fino a 2200 m dove le cose si semplificano (bisognerebbe esplorare la discesa verso il lago Verney) su bel traverso e ST selvaggio. Lungo ma piacevole trasferimento sterrato fino alla regionale, breve bitume e altra discesa su tracciato Bike Park fino a Pont. Tagli dell'andata (da fare a passo d'uomo in quanto vietati alle bici) e siamo a La Thuile dove ovviamente "schifiamo" la strada e risaliamo dal traverso iniziale. Sbucati sulla poderale a 1500 facciamo ultimo defaticamento fino ad Arp Damon per ultimo premio di giornata nel bosco del daunill su ST di moquette imperiale prima e fondo ruspante dopo.
In conclusione una vera Scapicollata Alpina, ricca di Avventura, vera Montagna e Panorami da cecità permanente MA assolutamente da non sottovalutare.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 41 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Colle Bassa Serra
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