Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche.
Cima Bianca, meravigliosa vetta appartata incastonata tra la Valtournenche e l'alta Valle di St. Barthelemy in ambiente Alpino di prima classe e dedicata ai cicloesploratori più esigenti.
Start da La Magdeleine 1650 slm. ST e mulattiera giù fino ad Antey 1000 slm. Risalita a Torgnon con qualche taglio violento ma lontano dalla regionale. Classico Tour des Alpages fino a Tronchaney 2048 slm. Appena dopo una ripida poderale sulla sx ci fa guadagnare quota fino ai quasi 2400 slm dei Crot des Labies dove prendiamo sentiero non molto evidente in corrispondenza di "Tzan" in rosso su masso (in realtà dovrebbe esserci anche un'altra traccia poco più in alto in corrispondenza di antico Ru d'irrigazione). Tranquillo spintage isoipse aggirando i bastioni rocciosi della nostra meta finale e ricongiungimento col tradizionale sentiero nr 3. Da quota 2550 slm parte il Cammellage serio. Il sentiero è ben studiato ma la pietraia da risalire poggia su terreno poco stabile così qualche tratto franato rallenta la progressione comunque efficace. Guadagnata la cresta la si percorre integralmente facendo attenzione agli ometti, si scende brevemente su versante St. Barthelemy e si conquista la bianca cima in arrampicata (qui occorre padronanza di movimento con la bici in groppa). Panorama emozionante sulla Comba di Chavacour, sullo smeraldo del Lago di Luseney dominato dalla sua Becca, sull'alta Valle di St. Barthelemy e più in lontananza le nevi eterne delle alte Valli.
Discesa.
Non ciclabili per i primi 50 m D-. Impegnativa e panoramica la cresta dove interpretando la labile traccia si zampetta solo quà e là. Ritornati alla pietraia la faccenda si fa spessa, altri 50-100 m D- a piedi sono da mettere in conto, i massi sono ben posizionati per il galleggiamento ma le parti franate impossibili. Poco male, la bellezza della Comba ripaga di tutto e comunque qualche passaggino acrobatico si porta a casa. Fino al bivio con il sentiero della salita e poco oltre si scende piacevolmente senza troppo impegno tecnico ma da quello del bivacco Tzan in poi si cambia registro su ST molto tecnico, lento ed esaltante. Più si scende e più la traccia si stringe con gli ultimi tornantini molto molto single. Tripudio Alpino.
Atterrati sulla pista dei vaccari contenti ed appagati ci rilassiamo andando a cercare ancora qualche ST fino all'Alpe Chancevella 1900 slm dove finalmente imbocchiamo il 105 che ci conduce fino a Triatel con grande soddisfazione. Bonus Track sentiero nr 10. Lussuria pura fino ai 1000 slm di Poutaz.
La birra ci attende 700 m più in alto, buon defaticamento.
In conclusione itinerario di grande soddisfazione ma nella versione integrale solo per appassionati e motivati bikers. Bivacco Tzan ottimo punto di appoggio per eventuale pernotto.
NB: ad ottobre 2017 è stato inaugurato nuovo sentiero Verde che porta al Bivacco Tzan tutto a pedale su magnifico itinerario quindi molto meglio delle poderali: Tour de Tzan 2732 m
NB2: https://www.mountainpanoramas.com/___p/___p.html?panoid=2017_U8&labels=1
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 47 km
Dislivello: 3150 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia gps: Cima Bianca
sabato 24 giugno 2017
sabato 17 giugno 2017
Tour du Tantane 2722 m
Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche
Ennesima interpretazione intervalliva tra la Valtournenche e la Val d'Ayas. Periplo completo del M.Tantane senza praticamente toccare bitume. Panorami accecanti. Discese toste solo x appassionati del genere. Bonus track Zerbion.
Start consueto da La Magdeleine. Relax fino a Promiod 1400 slm lungo la ciclabile del percorso salute. Rattoni sempre più impegnativi fino a poco prima del Colle Portola 2410 slm dove un breve sentierino permette di evitare l'ultimo cimento. Dall'intaglio sublime panorama sulle due valli. Una puntatina in a / r alla cima dello Zerbion 2722 slm è fortemente consigliata.
Discesa ON.
Dalla cima Zerbion schifare totalmente la bella spalla scialpinistica e tornare al colle con ottimi passaggi trial.
Dal Colletto si riparte subito con roccioni, gradoni, tornantini e amenità varie. Non è particolarmente esposto ma molto impegnativo, lento e trialistico. Faticoso ed esaltante. Se vi spiattellate ad agosto fanno la via crucis quindi avrete degna sepoltura.
Passata la balza più impegnativa le cose si semplificano ma le antenne sono sempre dritte x trovare la traiettoria migliore tra le molte ed evitare gli scogli più a punta.
Soddisfatti e bagnati atterriamo tra i merenderos del Piano delle Dame dove infiliamo prontamente l'idilliaco ru Cortod verso monte, percorrendo forse il tratto migliore di tutto questo capolavoro. Poco prima dell'Alpe Metzan a sx ci attende il serpentone diabolico che rampa dopo rampa conduce all'arrivo della seggiovia di Pian Pera 2300 slm.
Il colle Pillonet è li che ci guarda solo 400 m più in alto. Lo conquistiamo in Portage integrale, diretto e catartico. Poco sotto la ripida balza una provvidenziale sorgente ci regala acqua altissima e purissima. Il Corno Bussola Corno Bussola 3022 m sull'altro versante ce lo fa' venire barzotto e la Testa Grigia sognare imprese leggendarie Testa Grigia L'ultimo scivolo mal tracciato spreme le ultime energie. Eccolo finalmente, 2698 slm. Magnifico colle appartato, ventoso e solitario con doppio affaccio sulle nevi eterne e sui laghi di Champlong.
Discesa ON.
Come la precedente anche questa richiede freschezza ed energie residue. Tornantini a chiocciola ripidi e insidiosi con arnelle fetenti. Un crescendo entusiasmante solo brevemente ridotto dall' attraversamento di una pietraia (al bivio tenere sx) e poi ancora giù lungo il vallone dove mai da valle si penserebbe possibile una discesa in bici grazie al sentiero che se ben interpretato permette di non toccare mai terra con i piedi. Ai laghi di Champlong il sorriso è stampato indelebilmente . Non è ancora finita, andiamo a prendere il sentiero natura superiore Monte Tantane e chiudiamo anello sull' inferiore con qualche tratto di risalita a spinta noiosa ma necessaria x poter godere di una bella discesa tecnica il giusto tra i rododendri in fiore (metà giugno). Al Col Pilaz gli ultimi sentieri ottimizzano piacevolmente tutti i m di dislivello faticosamente conquistati.
In sintesi un gioiello di giro cicloalp ma non x tutti.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 29 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia gps: Tour Tantane Zerbion
Ennesima interpretazione intervalliva tra la Valtournenche e la Val d'Ayas. Periplo completo del M.Tantane senza praticamente toccare bitume. Panorami accecanti. Discese toste solo x appassionati del genere. Bonus track Zerbion.
Start consueto da La Magdeleine. Relax fino a Promiod 1400 slm lungo la ciclabile del percorso salute. Rattoni sempre più impegnativi fino a poco prima del Colle Portola 2410 slm dove un breve sentierino permette di evitare l'ultimo cimento. Dall'intaglio sublime panorama sulle due valli. Una puntatina in a / r alla cima dello Zerbion 2722 slm è fortemente consigliata.
Discesa ON.
Dalla cima Zerbion schifare totalmente la bella spalla scialpinistica e tornare al colle con ottimi passaggi trial.
Dal Colletto si riparte subito con roccioni, gradoni, tornantini e amenità varie. Non è particolarmente esposto ma molto impegnativo, lento e trialistico. Faticoso ed esaltante. Se vi spiattellate ad agosto fanno la via crucis quindi avrete degna sepoltura.
Passata la balza più impegnativa le cose si semplificano ma le antenne sono sempre dritte x trovare la traiettoria migliore tra le molte ed evitare gli scogli più a punta.
Soddisfatti e bagnati atterriamo tra i merenderos del Piano delle Dame dove infiliamo prontamente l'idilliaco ru Cortod verso monte, percorrendo forse il tratto migliore di tutto questo capolavoro. Poco prima dell'Alpe Metzan a sx ci attende il serpentone diabolico che rampa dopo rampa conduce all'arrivo della seggiovia di Pian Pera 2300 slm.
Il colle Pillonet è li che ci guarda solo 400 m più in alto. Lo conquistiamo in Portage integrale, diretto e catartico. Poco sotto la ripida balza una provvidenziale sorgente ci regala acqua altissima e purissima. Il Corno Bussola Corno Bussola 3022 m sull'altro versante ce lo fa' venire barzotto e la Testa Grigia sognare imprese leggendarie Testa Grigia L'ultimo scivolo mal tracciato spreme le ultime energie. Eccolo finalmente, 2698 slm. Magnifico colle appartato, ventoso e solitario con doppio affaccio sulle nevi eterne e sui laghi di Champlong.
Discesa ON.
Come la precedente anche questa richiede freschezza ed energie residue. Tornantini a chiocciola ripidi e insidiosi con arnelle fetenti. Un crescendo entusiasmante solo brevemente ridotto dall' attraversamento di una pietraia (al bivio tenere sx) e poi ancora giù lungo il vallone dove mai da valle si penserebbe possibile una discesa in bici grazie al sentiero che se ben interpretato permette di non toccare mai terra con i piedi. Ai laghi di Champlong il sorriso è stampato indelebilmente . Non è ancora finita, andiamo a prendere il sentiero natura superiore Monte Tantane e chiudiamo anello sull' inferiore con qualche tratto di risalita a spinta noiosa ma necessaria x poter godere di una bella discesa tecnica il giusto tra i rododendri in fiore (metà giugno). Al Col Pilaz gli ultimi sentieri ottimizzano piacevolmente tutti i m di dislivello faticosamente conquistati.
In sintesi un gioiello di giro cicloalp ma non x tutti.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 29 km
Dislivello: 2200 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia gps: Tour Tantane Zerbion
Zerbion 2728 m |
Discesa FBL |
Dura risalita al Pillonet |
Discesa FBL 2 |
PdM |
Pis en Lov |
Colle Pillonet ad inizio stagione |
domenica 11 giugno 2017
Becca di Nana 3010 m XXL
Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche.
Becca di Nana o Falconetta una delle montagne simbolo dell'escursionismo Ayassino, eccezionale punto di osservazione su tutto lo scibile Valdostano. La proposta di questa traccia è in versione XXL partendo da La Magdeleine 1650 m in Valtournenche affrontando una magnifica cavalcata intervalliva.Grazie all'esposizione sud la cima si libera subito dalle nevi e puo' essere il primo 3000 di stagione già a inizio giugno anzi direi essere il periodo migliore per evitare i trekkers.
Start quindi da La Magdeleine e solita salita al Colle di Nana 2800 m come da Tor des Nana (già da qui si potrebbe salire alla Falconetta ma con passaggi di arrampicata molto delicati con la bici, becca di nana3 3010 m la vendemmia ). Ottima discesa al rifugio Tournalin e poi giù ancora lungo l' AV1 per tutto il vallone in contesto alpino di prim'ordine su entusiasmante singletrack. Trasferimento lungo il noto ru Cortod (volendo si puo' fare anche il sentiero anzichè la poderale) e poi fatto rifornimento di acqua tra i merenderos all'alpe Metszan (sconsigliata) si attacca la bestia. 11 tornanti stile Stelvio sotto il sole cocente vi faranno venire qualche dubbio sulla chiusura del giro. Rattone dopo rattone si arriva a pedale molto in alto fino ai 2300 m di Pian Pera. Non restano che 700 m di spintage-portage-cammellage su sentiero ottimamente tracciato che permette di guadagnare quota in progressione costante. Quando le forze vengono a mancare il panorama sul gruppo del Rosa ripaga in pieno e si riparte. Aggirato un tratto di sfasciumi l'ampia vetta con croce d'ordinanza è oramai raggiunta. Stratop !
La discesa è mooolto impegnativa. Ipertecnica, lenta e da far ballare l'occhio continuamente. Regno incontrastato del nose press carpiato. Alcuni passaggi non sono ciclabili o troppo rischiosi da affrontare ma sono comunque sempre pochi passi che non inficiano la bontà generale. Sono necessarie energie residue per affrontare in sicurezza lo scapicollo. Man mano che si scende tra l'euforia generale le cose si semplificano ma il sentiero rimane sempre molto appagante ed esigente. Non sottovalutare, il 360 è dietro l'angolo.
A Pian Piera una labile traccia permette di evitare la poderale e scodellarci direttamente alla Cappella Sarteur dove un traverso da sballo manca la lode solo per qualche arbusto invasivo.
Di nuovo sul Cortod ripercorriamo a ritroso in falsopiano la sterrata fino all'imbocco del vallone di Nana. Altri 500 di pedale e 300 di portage prosciugheranno anima e corpo con visioni mistiche fino allo svalico del colle a 2800 m.
Non è finita, ci sono ancora 1000 m di discesa (gli ingordi potrebbero addirittura arrivare a 1800 passando dal vicino colle des fontaines e allungare ulteriormente su cheneil-valtournenche) sempre tecnica prima e bucolica dopo (a 2650 m prendere a sx in corrispondenza di evidente ballissage) e solo leggermente discontinua per conformazione terreno.
La ciclabile ed un ultimo richiamino per non buttar via nulla ci riportano all'auto.
Itinerario molto esigente e solo per bikers estremamente motivati.
nb: la traccia originale si è sbarellata, ho ricostruito fedelmente su gpsies
Gli alpinisti possono considerare anche questa versione:
Becca di Nana 3010 m XXX
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 53 km
Dislivello: 3400 m
Tempo: 14 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia gps: Becca Nana
Becca di Nana o Falconetta una delle montagne simbolo dell'escursionismo Ayassino, eccezionale punto di osservazione su tutto lo scibile Valdostano. La proposta di questa traccia è in versione XXL partendo da La Magdeleine 1650 m in Valtournenche affrontando una magnifica cavalcata intervalliva.Grazie all'esposizione sud la cima si libera subito dalle nevi e puo' essere il primo 3000 di stagione già a inizio giugno anzi direi essere il periodo migliore per evitare i trekkers.
Start quindi da La Magdeleine e solita salita al Colle di Nana 2800 m come da Tor des Nana (già da qui si potrebbe salire alla Falconetta ma con passaggi di arrampicata molto delicati con la bici, becca di nana3 3010 m la vendemmia ). Ottima discesa al rifugio Tournalin e poi giù ancora lungo l' AV1 per tutto il vallone in contesto alpino di prim'ordine su entusiasmante singletrack. Trasferimento lungo il noto ru Cortod (volendo si puo' fare anche il sentiero anzichè la poderale) e poi fatto rifornimento di acqua tra i merenderos all'alpe Metszan (sconsigliata) si attacca la bestia. 11 tornanti stile Stelvio sotto il sole cocente vi faranno venire qualche dubbio sulla chiusura del giro. Rattone dopo rattone si arriva a pedale molto in alto fino ai 2300 m di Pian Pera. Non restano che 700 m di spintage-portage-cammellage su sentiero ottimamente tracciato che permette di guadagnare quota in progressione costante. Quando le forze vengono a mancare il panorama sul gruppo del Rosa ripaga in pieno e si riparte. Aggirato un tratto di sfasciumi l'ampia vetta con croce d'ordinanza è oramai raggiunta. Stratop !
La discesa è mooolto impegnativa. Ipertecnica, lenta e da far ballare l'occhio continuamente. Regno incontrastato del nose press carpiato. Alcuni passaggi non sono ciclabili o troppo rischiosi da affrontare ma sono comunque sempre pochi passi che non inficiano la bontà generale. Sono necessarie energie residue per affrontare in sicurezza lo scapicollo. Man mano che si scende tra l'euforia generale le cose si semplificano ma il sentiero rimane sempre molto appagante ed esigente. Non sottovalutare, il 360 è dietro l'angolo.
A Pian Piera una labile traccia permette di evitare la poderale e scodellarci direttamente alla Cappella Sarteur dove un traverso da sballo manca la lode solo per qualche arbusto invasivo.
Di nuovo sul Cortod ripercorriamo a ritroso in falsopiano la sterrata fino all'imbocco del vallone di Nana. Altri 500 di pedale e 300 di portage prosciugheranno anima e corpo con visioni mistiche fino allo svalico del colle a 2800 m.
Non è finita, ci sono ancora 1000 m di discesa (gli ingordi potrebbero addirittura arrivare a 1800 passando dal vicino colle des fontaines e allungare ulteriormente su cheneil-valtournenche) sempre tecnica prima e bucolica dopo (a 2650 m prendere a sx in corrispondenza di evidente ballissage) e solo leggermente discontinua per conformazione terreno.
La ciclabile ed un ultimo richiamino per non buttar via nulla ci riportano all'auto.
Itinerario molto esigente e solo per bikers estremamente motivati.
nb: la traccia originale si è sbarellata, ho ricostruito fedelmente su gpsies
Gli alpinisti possono considerare anche questa versione:
Becca di Nana 3010 m XXX
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 53 km
Dislivello: 3400 m
Tempo: 14 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia gps: Becca Nana
Neve al Colle di Nana di solito fino a metà giugno |
Mia Mal |
Va che bel fio' |
venerdì 2 giugno 2017
Wild Barbeston 2482 m
Itinerario di Cicloalpinismo con lunghi tratti di portage e discese tecniche.
Ottimo itinerario di Cicloalpinismo che racchiude in se tutte le caratteristiche essenziali della disciplina: avvicinamento a pedale, Portage remunerativo, Panorami, Wilderness e lunghe discese tecniche e divertenti (volendo c'è anche un po' di interessante storia http://www.regione.vda.it/territorio/territorio/geositi/valmeriana/default_i.asp).
Comodissimo start dalla stazione di Chatillon, a Pontey si comincia la lunga salita pedalata praticamente tutta off road con pendenze a tratti impegnative. La zona è stupenda e ben protetta, pur partendo da quota padana, dalla calura grazie all'esposizione e all'ombra offerta dal fitto bosco che si attraversa. Dopo 3 ore di sano pedale la strada termina a Valmeriana 1800 slm. Chi non volesse cammellare potrebbe già godere di ottime e conosciute discese già da qui. Il sentiero parte appena dietro l'alpeggio e con qualche sali scendi per lo più a spinta si ricongiunge a quello precedentemente ignorato dalla poderale un centino più sotto.Immersi nella pace e tranquillità tra boschi e natura stupenda e incontaminata si attraversa anche a pedale il Pian della Violetta fino a portarci all'attacco del Colle Valmeriana (ovviamente si trascura la deviazione a destra x il colle Geron) con scorci notevoli sulla vicina Cima Nera. Qui la traccia non segue fedelmente il sentiero perchè lo abbiamo trovato in parte svalangato ma da metà giugno in poi non ci sono problemi essendo ben tracciato ed evidente. Con 300 m di dislivello in totale Portage d'Antan si atterra al Passo dove la vista spazia sulla valle centrale e soprattutto sulla opposta valle di Chalamy. Non resta che un ultimo duecentino sempre con comodino al seguito e la cima sarà conquistata. Non è una quota Himalayana ma la posizione è strategica e il panorama totale.
Discesa. Guadagnato il cimotto adiacente alla vetta vera e propria parte il festival del tecnico con una spettacolare sezione in cresta molto impegnativa, lenta e divertente. Più avanti dove la pendenza della cresta si fa via via inferiore la ciclabilità si riduce e a tratti si azzera a causa della conformazione del terreno roccioso ma dove si riesce a stare in sella si apprezza ancora di più l'unicità del luogo. Cosi tra un monta e cala si giunge alla bocchetta senza nome del monte Lyan dove prendiamo a sx per rientrare sul versante n-ovest lungo il sentiero 2 molto esigente, ripido, a tratti roccioso con tornanti stretti e al limite (un paio anche oltre). Sono solo 300 m D- fino a Thoule ma visto l'impegno richiesto sembrano il triplo. Una esaltante scapicollata. Da qui in poi le cose si semplificano ma il godimento rimane sempre inalterato fino a valle sempre su ST di prim'ordine. Occhio solo alle deviazioni a sx non molto evidenti a Biolasse 1600 slm prima e a Cretaz Chardon 1450 slm dopo. Di particolare pregio il traverso fino al torrente Molinaz e l'infinito finale che ci scodella fino alla macchina senza perdere neanche un metro di dislivello banalmente.
In sintesi una grande itinerario destinato a diventare un classico della VdA anche grazie alla facilità di accesso per chi arriva dalla Cotolettaland.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 29 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Wild Barbeston
Ottimo itinerario di Cicloalpinismo che racchiude in se tutte le caratteristiche essenziali della disciplina: avvicinamento a pedale, Portage remunerativo, Panorami, Wilderness e lunghe discese tecniche e divertenti (volendo c'è anche un po' di interessante storia http://www.regione.vda.it/territorio/territorio/geositi/valmeriana/default_i.asp).
Comodissimo start dalla stazione di Chatillon, a Pontey si comincia la lunga salita pedalata praticamente tutta off road con pendenze a tratti impegnative. La zona è stupenda e ben protetta, pur partendo da quota padana, dalla calura grazie all'esposizione e all'ombra offerta dal fitto bosco che si attraversa. Dopo 3 ore di sano pedale la strada termina a Valmeriana 1800 slm. Chi non volesse cammellare potrebbe già godere di ottime e conosciute discese già da qui. Il sentiero parte appena dietro l'alpeggio e con qualche sali scendi per lo più a spinta si ricongiunge a quello precedentemente ignorato dalla poderale un centino più sotto.Immersi nella pace e tranquillità tra boschi e natura stupenda e incontaminata si attraversa anche a pedale il Pian della Violetta fino a portarci all'attacco del Colle Valmeriana (ovviamente si trascura la deviazione a destra x il colle Geron) con scorci notevoli sulla vicina Cima Nera. Qui la traccia non segue fedelmente il sentiero perchè lo abbiamo trovato in parte svalangato ma da metà giugno in poi non ci sono problemi essendo ben tracciato ed evidente. Con 300 m di dislivello in totale Portage d'Antan si atterra al Passo dove la vista spazia sulla valle centrale e soprattutto sulla opposta valle di Chalamy. Non resta che un ultimo duecentino sempre con comodino al seguito e la cima sarà conquistata. Non è una quota Himalayana ma la posizione è strategica e il panorama totale.
Discesa. Guadagnato il cimotto adiacente alla vetta vera e propria parte il festival del tecnico con una spettacolare sezione in cresta molto impegnativa, lenta e divertente. Più avanti dove la pendenza della cresta si fa via via inferiore la ciclabilità si riduce e a tratti si azzera a causa della conformazione del terreno roccioso ma dove si riesce a stare in sella si apprezza ancora di più l'unicità del luogo. Cosi tra un monta e cala si giunge alla bocchetta senza nome del monte Lyan dove prendiamo a sx per rientrare sul versante n-ovest lungo il sentiero 2 molto esigente, ripido, a tratti roccioso con tornanti stretti e al limite (un paio anche oltre). Sono solo 300 m D- fino a Thoule ma visto l'impegno richiesto sembrano il triplo. Una esaltante scapicollata. Da qui in poi le cose si semplificano ma il godimento rimane sempre inalterato fino a valle sempre su ST di prim'ordine. Occhio solo alle deviazioni a sx non molto evidenti a Biolasse 1600 slm prima e a Cretaz Chardon 1450 slm dopo. Di particolare pregio il traverso fino al torrente Molinaz e l'infinito finale che ci scodella fino alla macchina senza perdere neanche un metro di dislivello banalmente.
In sintesi una grande itinerario destinato a diventare un classico della VdA anche grazie alla facilità di accesso per chi arriva dalla Cotolettaland.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 29 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Wild Barbeston
Protettrice dei portatori tibetani |
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