Itinerario simile a questo Tour des Tournalins ma esteso e rivisto per ridurre il Portage ai soli 250 m del colle di Nana, il resto è tutto pedalabile.
La Magdeleine, Chamois, r'n'r sul 34 fino a Valtournenche, salita orografica destra poi sinistra, Tracciolino della VdA, rattoni sul Ventina fino al Colle Nord delle Cime Bianche. Il resto è uguale ma con aggiunta del classico discesone del colle des Fontaines.
Occhio agli orari, facilmente si finisce al buio. Ogni riferimento è puramente casuale.
Edit 2019: dopo alpe ventina quota 2100 m meglio prendere il sentiero Frascati e scendere fin sotto Fiery 1760 m su sentiero molto tecnico per poi risalire a pedale.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 71 km
Dislivello: 3200 m
Tempo: 13 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Tournalin XL
lunedì 29 agosto 2016
sabato 27 agosto 2016
M. Meabè 2616 m
Itinerario di "avvicinamento" al Cicloalpinismo con 600 m di portage ma comunque con discese tecniche, esposte e potenzialmente pericolose.
Start da comodo parcheggio di Antey come già per altri itinerari mappati.
Salita a tratti faticosa cercando di scongiurare il più possibile la noiosa regionale.
A Chantornè takiamo zu in Spingi-Porta praticamente fino alla bella cime: 2616 m
Panorama bellissimo su tutta la Valtournenche, la Valle Centrale e la Valle di St. Barthelmy.
Discesa ON:
Subito impegnativa e difficoltosa in mezzo ai paravalanghe poi più potabile ma con fondo abbastanza scarligabiker fino al bosco poi più semplice.
Trasferimento in falsopiano e andiamo a prendere il sentiero per Eremo di St. Evence 1650 m come già riportato in altre relazioni. Ottimi e semplici tornanti iniziali dopo la chiesetta, a parte primissimo passaggio più impegnativo, ma poi FBL costante e totale con tratti a fortissima esposizione a piombo sulla valle (sentiero EE).
Dopo Berzin 1150 m sciallo con solo breve risalitina.
In conclusione bel giro con ottimi panorami e discese tecniche senza troppo dislivello per una bella giornata in Valtournenche oppure da attaccare ad altri itinerari per Jaggate transvallive da fullday.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 28 km
Dislivello: 1700 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Medio
Traccia gps: Meabè
Start da comodo parcheggio di Antey come già per altri itinerari mappati.
Salita a tratti faticosa cercando di scongiurare il più possibile la noiosa regionale.
A Chantornè takiamo zu in Spingi-Porta praticamente fino alla bella cime: 2616 m
Panorama bellissimo su tutta la Valtournenche, la Valle Centrale e la Valle di St. Barthelmy.
Discesa ON:
Subito impegnativa e difficoltosa in mezzo ai paravalanghe poi più potabile ma con fondo abbastanza scarligabiker fino al bosco poi più semplice.
Trasferimento in falsopiano e andiamo a prendere il sentiero per Eremo di St. Evence 1650 m come già riportato in altre relazioni. Ottimi e semplici tornanti iniziali dopo la chiesetta, a parte primissimo passaggio più impegnativo, ma poi FBL costante e totale con tratti a fortissima esposizione a piombo sulla valle (sentiero EE).
Dopo Berzin 1150 m sciallo con solo breve risalitina.
In conclusione bel giro con ottimi panorami e discese tecniche senza troppo dislivello per una bella giornata in Valtournenche oppure da attaccare ad altri itinerari per Jaggate transvallive da fullday.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 28 km
Dislivello: 1700 m
Tempo: 6 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Medio
Traccia gps: Meabè
domenica 21 agosto 2016
Tour Valtournenche-Ayas
Inedito Tour tra Valtournenche e Val Ayas alla scoperta dei poco noti sentieri della bassa Valtournenche e dell'appena restaurato Ru Cortod. Il Classico discesone dal Colle di Nana completa l'itinerario accontentando tutti.
Start da La Magdeleine ma potrebbe essere da qualsiasi altro punto purchè si mantenga il giro antiorario. Trasferimento relax fino a Promiod, poi al col Serena e poi ancora per poderali fin verso agli Alpeggi Nuarsaz dove ben prima comincia il primo assaggio di ST a tratti leggermente discontinuo. Profumi e panorami notevoli. Di nuovo poderale ma poi passato Nuarsaz inferiore e attraversati pratoni incolti comincia una bellissima sezione di tornanti goduriosi su fondo di moquette imperiale. Attenzione ai tratti esposti e all'attraversamento delle frane dello Zerbion. Ancora pugnette fino a quota 1340 m dove cambiamo assetto e risaliamo a spinta per andare a guadagnare 200 m più su la poderale lunga e idilliaca che ci porterà fino al Col di Joux senza segno di civiltà ed evitando anche i merenderos del colle.Dal colle ma senza toccare asfalto parte il percorso appena restaurato del Ru Cortod, spettacolare e lunghissimo che ci permette di risalire completamente tutta la Val d'Ayas fino al vallone di Nana dove andiamo a congiungerci a quest'altro itinerario Tor des Nana
Itinerario molto lungo ma vario e completo.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 60 km
Dislivello: 3000 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Tour_Val_Ayas
Start da La Magdeleine ma potrebbe essere da qualsiasi altro punto purchè si mantenga il giro antiorario. Trasferimento relax fino a Promiod, poi al col Serena e poi ancora per poderali fin verso agli Alpeggi Nuarsaz dove ben prima comincia il primo assaggio di ST a tratti leggermente discontinuo. Profumi e panorami notevoli. Di nuovo poderale ma poi passato Nuarsaz inferiore e attraversati pratoni incolti comincia una bellissima sezione di tornanti goduriosi su fondo di moquette imperiale. Attenzione ai tratti esposti e all'attraversamento delle frane dello Zerbion. Ancora pugnette fino a quota 1340 m dove cambiamo assetto e risaliamo a spinta per andare a guadagnare 200 m più su la poderale lunga e idilliaca che ci porterà fino al Col di Joux senza segno di civiltà ed evitando anche i merenderos del colle.Dal colle ma senza toccare asfalto parte il percorso appena restaurato del Ru Cortod, spettacolare e lunghissimo che ci permette di risalire completamente tutta la Val d'Ayas fino al vallone di Nana dove andiamo a congiungerci a quest'altro itinerario Tor des Nana
Itinerario molto lungo ma vario e completo.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 60 km
Dislivello: 3000 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Tour_Val_Ayas
giovedì 18 agosto 2016
Tete Blanche de By 3413 m
Itinerario di Cicloalpinismo.
Grandioso itinerario di vero Cicloalpinismo Alpino, 1 passaggio di ferrata non banale, quasi 2000 m di discesa Top e panorami accecanti.
Start da Glassier 1580 m, ultima frazione dopo Ollomont in Valpelline.
Pronti via con riscaldamento nullo guadagniamo quasi 400 m di D+ su strada sterrata dalle pendenze demenziali. Appena dopo il bel Alpeggio di Chevriere prendiamo a sx in salita su Ippovia-strada sterrata. A 2120 m a dx seguiamo il Tour du Combin TDC che ci permette di goderci in falso piano tutta la conca di By da posizione privilegiata. Attenzione ad alcuni facili tratti esposti protetti da corde fisse ma soprattutto ad un passaggio strettissimo nella roccia dove potrebbe essere necessario smontare la ruota anteriore o girare il manubrio (io con una 29 e 780 mm sono passato al pelo con qualche acrobazia). Alla fine del Ru una simpatica discesina ci riporta alla polverosa strada sottostante dove diamo gli ultimi colpi di pedale fino a 2200 m scarsi (all'altezza di By prendiamo a sx). Da qui in poi è solo Portage Asburgico (cit.) in ambiente maestoso di alta montagna.Il sentiero è ben tracciato senza problemi fino sotto il Rifugio Chiarella dove una ferrata da non sottovalutare protegge i tesori nascosti delle altissime quote. Sono pochi metri con scalini e corde fisse ma con bici sul groppone non facili. "Calma e gesso" e alla peggio smontate le ruote e fate 2/3 viaggi su e giù. Pagata la gabella in un attimo si raggiunge il Rifugio Chiarella in ottima posizione e senza più difficoltà si conquista l'ampia cima su traccia evidente di sfasciumi fini e scistosi in 1h circa.
La discesa è interamente ciclabile salvo brevi tratti appena dopo la partenza, in vista del rifugio a quota 3100 m e ovviamente alla ferrata. Facile su scivolo scistoso in alto (tipo Taou Blanc), infiniti tornanti a chiocciola fino a 2500 m (occhio alle arnelle), lussuriosamente Alpino fino a By. Un breve tratto su poderale permette di raschiare il fondo per raccimolare le energie residue per il gran finale tecnico e fisico ma sempre di soddisfazione.
Atterrati a due passi dalla macchina si festeggia a birra e fontina (ma assaggiate anche il Blue d'Aoste).
http://i.imgur.com/zvOKUA1h.jpg
http://i.imgur.com/6pnroO0h.jpg
http://i.imgur.com/StJmZbhh.jpg
http://i.imgur.com/UnhKyfkh.jpg
NB: una valida alternativa per evitare la ripidissima prima salita è questa M.Avril anche se si allunga di molto
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 24 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Tete Blanche de By
Grandioso itinerario di vero Cicloalpinismo Alpino, 1 passaggio di ferrata non banale, quasi 2000 m di discesa Top e panorami accecanti.
Start da Glassier 1580 m, ultima frazione dopo Ollomont in Valpelline.
Pronti via con riscaldamento nullo guadagniamo quasi 400 m di D+ su strada sterrata dalle pendenze demenziali. Appena dopo il bel Alpeggio di Chevriere prendiamo a sx in salita su Ippovia-strada sterrata. A 2120 m a dx seguiamo il Tour du Combin TDC che ci permette di goderci in falso piano tutta la conca di By da posizione privilegiata. Attenzione ad alcuni facili tratti esposti protetti da corde fisse ma soprattutto ad un passaggio strettissimo nella roccia dove potrebbe essere necessario smontare la ruota anteriore o girare il manubrio (io con una 29 e 780 mm sono passato al pelo con qualche acrobazia). Alla fine del Ru una simpatica discesina ci riporta alla polverosa strada sottostante dove diamo gli ultimi colpi di pedale fino a 2200 m scarsi (all'altezza di By prendiamo a sx). Da qui in poi è solo Portage Asburgico (cit.) in ambiente maestoso di alta montagna.Il sentiero è ben tracciato senza problemi fino sotto il Rifugio Chiarella dove una ferrata da non sottovalutare protegge i tesori nascosti delle altissime quote. Sono pochi metri con scalini e corde fisse ma con bici sul groppone non facili. "Calma e gesso" e alla peggio smontate le ruote e fate 2/3 viaggi su e giù. Pagata la gabella in un attimo si raggiunge il Rifugio Chiarella in ottima posizione e senza più difficoltà si conquista l'ampia cima su traccia evidente di sfasciumi fini e scistosi in 1h circa.
La discesa è interamente ciclabile salvo brevi tratti appena dopo la partenza, in vista del rifugio a quota 3100 m e ovviamente alla ferrata. Facile su scivolo scistoso in alto (tipo Taou Blanc), infiniti tornanti a chiocciola fino a 2500 m (occhio alle arnelle), lussuriosamente Alpino fino a By. Un breve tratto su poderale permette di raschiare il fondo per raccimolare le energie residue per il gran finale tecnico e fisico ma sempre di soddisfazione.
Atterrati a due passi dalla macchina si festeggia a birra e fontina (ma assaggiate anche il Blue d'Aoste).
http://i.imgur.com/zvOKUA1h.jpg
http://i.imgur.com/6pnroO0h.jpg
http://i.imgur.com/StJmZbhh.jpg
http://i.imgur.com/UnhKyfkh.jpg
NB: una valida alternativa per evitare la ripidissima prima salita è questa M.Avril anche se si allunga di molto
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 24 km
Dislivello: 2100 m
Tempo: 8 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Tete Blanche de By
venerdì 12 agosto 2016
Taou Blanc 3430 m
Itinerario di Cicloalpinismo.
Epico Tour riservato agli amanti del genere che sarebbe riduttivo descrivere solo come la conquista della Cima ciclabile più alta della VdA raggiungibile tramite sentiero (edit 2024 in realtà dopo la Punta Rossa della Grivola e la Tersiva). Il Taou Blanc è infatti sola la ciliegina sulla torta di un giro fantastico che regala emozioni e panorami unici.Tutta l'alta Val di Rhemes, i ghiacciai di Lavassey, du Fond, Basei, Aouille, la vista inusuale sul Nivolet, il Granpa, la Valsaverenche e Orco, rimarranno tatuati a lungo nella memoria Cicloalpinistica.
Start da Rhemes 1750 slm (la traccia è un po' sporca perchè ho dovuto tornare indietro alla macchina per una dimenticanza), comodo pedale fino al Benevolo 2287 slm dove se non volete guadare la Dora poco dopo conviene prendere subito il 13B tenendo rigorosamente la destra orografica (importante). Segnaletica assente. Tratti a spinta si alternano a goduriosi pedali in falso piano.La Granta Parey controlla. Primo "rullino"di foto andato. Arrivati alla morena che costeggia il Lavassey si entra in estasi cicloalpinistica e il rude portage solo un piccolo dettaglio. Ancora un centino su pietraia e sbuchiamo al primo colle di giornata, Nivoletta 3156 m (i pù gagliardi possono fare breve extension fino ai piedi della Punta Basey 3338 m). Spettacolo ! Protezioni e via verso dx in breve traverso fino ai primi ometti senza scendere sul ghiacciaio. Il sentiero appena visibile è comunque ciclabile e divertente per chi ama roccioni e non teme troppo l'esposto. Naturalmente visto l'ambiente di alta montagna non continuo ma solo per pochi passi alla volta.Terminato il traverso eccitati come adolescenti al primo film zozzo alla vista dello smeraldo dei laghi Leità e Rosset ci bagniamo a lungo. Appena dopo una breve "ferrata" da passare con attenzione ci scodella su una bella sezione di tornantini a chiocciola. Pochi metri a piedi e torniamo in assetto da salita. Prima scapicollata andata. Seguiamo indicazioni per lago Rosset, lo costeggiamo e risaliamo a pedale su ingegnosa mulattiera quasi fino al colle Leynir 3084 slm (meglio tenere la sinistra al bivio a 2850 slm). Non date retta agli escursionisti che cercheranno di dissuadervi e andate oltre.L'accesso allo scivolo sommitale è protetto da un breve tratto di arrampicata dove serve appoggiare saldamente le mani a terra libere, non facilissimo con la bici sul groppone ma con la dovuta cautela non drammatico. Occhio comunque alla penna ! Non rimane ora che l'ultimo titanico sforzo a passso Himalayano detto anche della Vacca Stracca e in 30 min ci siamo. Dalla cima il panorama è fantasmagorico, inebriante e unico, Per la discesa ci sono varie tracce ma la migliore sembra essere quella che parte in diagonale verso sinistra, Il terreno su sfasciumi finissimi offre poco grip ma è comunque semplice fino al passaggio di disarrampicata. Ognuno ha la sua tecnica, chi striscia modello lombrico e chi invece scende in portage. Tornati al Leynir ci si ricongiunge a questo itinerario http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/16279 con la differenza che abbiamo provato il sentiero e non scesi in freeride questa volta.Mi è piaciuto di più il freeride seguendo gli ometti scialpinistici con navigazione a vista perchè il sentiero non è immediatamente raggiungibile (probabilmente originariamente si scendeva dal colle stando più a monte) e comunque non continuo in discesa. Da alpe Vaudelaz in poi è solo divertimento fino ai mille mila tornanti finali. La "ciclabile" lungo Dora ci riporta alla macchina con un sorriso ebete destinato a durare per giorni.
ATTENZIONE set 2019 : il sentiero che scende dal Leynir in val di Rhemes sembrerebbe ulteriormente peggiorato con anche cartelli che ne segnalano l'interruzione. Ago 2021: sono stati posizionati scalini e funi attrezzando la parte finale ma non ho verificato di persona.
NB: chi fosse interessato alla sola vetta puo' chiaramente partire comodamente dal Nivolet in a/r o da Pont in Valsaverenche (semi anello possibile) ma verrà messo alla pubblica gogna e bullizzato.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 40 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 11 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Taou Blanc
Epico Tour riservato agli amanti del genere che sarebbe riduttivo descrivere solo come la conquista della Cima ciclabile più alta della VdA raggiungibile tramite sentiero (edit 2024 in realtà dopo la Punta Rossa della Grivola e la Tersiva). Il Taou Blanc è infatti sola la ciliegina sulla torta di un giro fantastico che regala emozioni e panorami unici.Tutta l'alta Val di Rhemes, i ghiacciai di Lavassey, du Fond, Basei, Aouille, la vista inusuale sul Nivolet, il Granpa, la Valsaverenche e Orco, rimarranno tatuati a lungo nella memoria Cicloalpinistica.
Start da Rhemes 1750 slm (la traccia è un po' sporca perchè ho dovuto tornare indietro alla macchina per una dimenticanza), comodo pedale fino al Benevolo 2287 slm dove se non volete guadare la Dora poco dopo conviene prendere subito il 13B tenendo rigorosamente la destra orografica (importante). Segnaletica assente. Tratti a spinta si alternano a goduriosi pedali in falso piano.La Granta Parey controlla. Primo "rullino"di foto andato. Arrivati alla morena che costeggia il Lavassey si entra in estasi cicloalpinistica e il rude portage solo un piccolo dettaglio. Ancora un centino su pietraia e sbuchiamo al primo colle di giornata, Nivoletta 3156 m (i pù gagliardi possono fare breve extension fino ai piedi della Punta Basey 3338 m). Spettacolo ! Protezioni e via verso dx in breve traverso fino ai primi ometti senza scendere sul ghiacciaio. Il sentiero appena visibile è comunque ciclabile e divertente per chi ama roccioni e non teme troppo l'esposto. Naturalmente visto l'ambiente di alta montagna non continuo ma solo per pochi passi alla volta.Terminato il traverso eccitati come adolescenti al primo film zozzo alla vista dello smeraldo dei laghi Leità e Rosset ci bagniamo a lungo. Appena dopo una breve "ferrata" da passare con attenzione ci scodella su una bella sezione di tornantini a chiocciola. Pochi metri a piedi e torniamo in assetto da salita. Prima scapicollata andata. Seguiamo indicazioni per lago Rosset, lo costeggiamo e risaliamo a pedale su ingegnosa mulattiera quasi fino al colle Leynir 3084 slm (meglio tenere la sinistra al bivio a 2850 slm). Non date retta agli escursionisti che cercheranno di dissuadervi e andate oltre.L'accesso allo scivolo sommitale è protetto da un breve tratto di arrampicata dove serve appoggiare saldamente le mani a terra libere, non facilissimo con la bici sul groppone ma con la dovuta cautela non drammatico. Occhio comunque alla penna ! Non rimane ora che l'ultimo titanico sforzo a passso Himalayano detto anche della Vacca Stracca e in 30 min ci siamo. Dalla cima il panorama è fantasmagorico, inebriante e unico, Per la discesa ci sono varie tracce ma la migliore sembra essere quella che parte in diagonale verso sinistra, Il terreno su sfasciumi finissimi offre poco grip ma è comunque semplice fino al passaggio di disarrampicata. Ognuno ha la sua tecnica, chi striscia modello lombrico e chi invece scende in portage. Tornati al Leynir ci si ricongiunge a questo itinerario http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/16279 con la differenza che abbiamo provato il sentiero e non scesi in freeride questa volta.Mi è piaciuto di più il freeride seguendo gli ometti scialpinistici con navigazione a vista perchè il sentiero non è immediatamente raggiungibile (probabilmente originariamente si scendeva dal colle stando più a monte) e comunque non continuo in discesa. Da alpe Vaudelaz in poi è solo divertimento fino ai mille mila tornanti finali. La "ciclabile" lungo Dora ci riporta alla macchina con un sorriso ebete destinato a durare per giorni.
ATTENZIONE set 2019 : il sentiero che scende dal Leynir in val di Rhemes sembrerebbe ulteriormente peggiorato con anche cartelli che ne segnalano l'interruzione. Ago 2021: sono stati posizionati scalini e funi attrezzando la parte finale ma non ho verificato di persona.
NB: chi fosse interessato alla sola vetta puo' chiaramente partire comodamente dal Nivolet in a/r o da Pont in Valsaverenche (semi anello possibile) ma verrà messo alla pubblica gogna e bullizzato.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 40 km
Dislivello: 2300 m
Tempo: 11 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Taou Blanc
martedì 9 agosto 2016
Balconata Imperiale
Itinerario di cicloescursionismo.
La balconata del Cervino è un classico della Valtournenche e già varie tracce sono presenti tra gli itinerari. La versione qui proposta è la versione escursionistica che permette di esplorare il versante orografico destro della valle stranamente tralasciato da tutti.
Start da La Magdeleine. Ciclabile per Chamois. Pedale fino al colletto di Cheneil e discesina su Cheneil. Attraversiamo il paesino fiabesco e andiamo a prendere il 107 a tratti ciclabile. Passato ultimo strappetto si aprono bucolici pratoni fino a Salette e al Tracciolino della Valtournenche che ci porta fno a Cervinia con vista ineguagliabile sul Re e su tutte le Grand Murailles.Per la discesa su Cervinia ci sono varie alternative, la traccia segue il nuovo trail Rock and Wood. Un nome un programma. Non facilissimo con bei ripidoni da farsela sotto. Breve struscio modaiolo per il centro e via verso il Duca degli Abruzzi. 800 m belli tosti fino a 2810 m di quota. Foto di rito e prendiamo appena sotto il sentiero di discesa. Alla poderale ignoriamo tutti i merenderos che scendono dal sentiero di salita e prendiamo lo splendido e poco frequentato Carrel. Magnifico, ciclabile e finalmente lontano dalla civiltà. Vista sui ghiacciai del Cherillon e M.Tabel commoventi. Proseguendo la balconata qualche tratto a piedi è inevitabile ma anche passaggi in bici su morena riempiono il cuore. Grosse difficoltà non ce ne sono ma l'occhio bisogna farlo comunque ballare. Diversi guadi glaciali potrebbero essere difficoltosi ad inizio stagione. Poco prima dell'Alpe Crot non fatevi irretire dal bel sentiero che scende dallo sbarramento antivalanga perchè poco più sotto diventa una cinghialata. Arrivati alle baite Maberge suggerisco la deviazione in portage verso il rifugio Bobba (ovviamente fermandosi al colletto appena sotto) perchè la discesa da li è ciclabile mentre il tratto fino a Rayettes è noisamente pedestre.La ricompensa pero' arriva presto perchè la scapicollata su Avouil è molto valida tecnica e divertente. Rialziamo la sella e ci godiamo in relax il lungo Marmore fino a Perreres dove la recentemente ristrutturata poderale ci porta in un attimo all'ultima discesa da Promoron a Maen (con 10 min di portage la discesa migliore rimane sempre quella fatta qui https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/10245 ). Qualche taglio off road e siamo alla fune che ci riporta in quota a Chamois e La Magdeleine.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 63 km
Dislivello: 3000 D- 2300 D+ m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Medio
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Balconata Imperiale
La balconata del Cervino è un classico della Valtournenche e già varie tracce sono presenti tra gli itinerari. La versione qui proposta è la versione escursionistica che permette di esplorare il versante orografico destro della valle stranamente tralasciato da tutti.
Start da La Magdeleine. Ciclabile per Chamois. Pedale fino al colletto di Cheneil e discesina su Cheneil. Attraversiamo il paesino fiabesco e andiamo a prendere il 107 a tratti ciclabile. Passato ultimo strappetto si aprono bucolici pratoni fino a Salette e al Tracciolino della Valtournenche che ci porta fno a Cervinia con vista ineguagliabile sul Re e su tutte le Grand Murailles.Per la discesa su Cervinia ci sono varie alternative, la traccia segue il nuovo trail Rock and Wood. Un nome un programma. Non facilissimo con bei ripidoni da farsela sotto. Breve struscio modaiolo per il centro e via verso il Duca degli Abruzzi. 800 m belli tosti fino a 2810 m di quota. Foto di rito e prendiamo appena sotto il sentiero di discesa. Alla poderale ignoriamo tutti i merenderos che scendono dal sentiero di salita e prendiamo lo splendido e poco frequentato Carrel. Magnifico, ciclabile e finalmente lontano dalla civiltà. Vista sui ghiacciai del Cherillon e M.Tabel commoventi. Proseguendo la balconata qualche tratto a piedi è inevitabile ma anche passaggi in bici su morena riempiono il cuore. Grosse difficoltà non ce ne sono ma l'occhio bisogna farlo comunque ballare. Diversi guadi glaciali potrebbero essere difficoltosi ad inizio stagione. Poco prima dell'Alpe Crot non fatevi irretire dal bel sentiero che scende dallo sbarramento antivalanga perchè poco più sotto diventa una cinghialata. Arrivati alle baite Maberge suggerisco la deviazione in portage verso il rifugio Bobba (ovviamente fermandosi al colletto appena sotto) perchè la discesa da li è ciclabile mentre il tratto fino a Rayettes è noisamente pedestre.La ricompensa pero' arriva presto perchè la scapicollata su Avouil è molto valida tecnica e divertente. Rialziamo la sella e ci godiamo in relax il lungo Marmore fino a Perreres dove la recentemente ristrutturata poderale ci porta in un attimo all'ultima discesa da Promoron a Maen (con 10 min di portage la discesa migliore rimane sempre quella fatta qui https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/10245 ). Qualche taglio off road e siamo alla fune che ci riporta in quota a Chamois e La Magdeleine.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 63 km
Dislivello: 3000 D- 2300 D+ m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Medio
Condizione fisica: Duro
Traccia gps: Balconata Imperiale
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