Il Tour dei laghi di Palasinaz è un classico e tra i più noti itinerari della VdA ma se siete irresistibilmente attratti dalle cime e dalla fatidica
quota 3000 allora il Corno Bussola non puo' mancare nella collezione. Il biglietto costa un lungo portage e il passaggio per alcuni tratti attrezzati ma con la dovuta cautela e con condizioni meteo perfette si puo' fare.
Partenza da Brusson zona laghetto con ampio parcheggio disponibile a patto di partire di buon ora. Salita tranquilla su asfalto fino ad Estoul e su forestali dopo.
Il percorso è abbastanza intuitivo e segnalato. Si risalgono in pratica i pendii degli impianti invernali e poi si entra in un bel vallone del torrente Messuère a quota 2100.
Sempre tutto pedalabile con bei rattoni ripidi sotto il rifugio Arp quota 2425 m. Breve e simpatico traverso poi ancora pedale fino all' Alpe Palasinaz prima di un breve tratto a spinta che ci
porta nella zona dei laghi attraverso un ponticello in pietra. Da qui le paline escursionistiche danno 1,5h per la vetta. Ambiente idilliaco.
Si costeggia il Lago della Battaglia sulla sponda destra ma una volta oltrepassato si trascura la deviazione a destra del giro classico e si prosegue pedalando lungo il sentiero 3C.
Nei pressi del Lago Potcha conviene fare una bella pausa, quota 2500 e rotti e prepararsi per la lunga spallata finale da 600 m D+ piuttosto impegnativa.
Nei pressi del colle Bussola troveremo un tratto attrezzato ma è preparato molto bene e lo si supera senza particolari difficoltà ma con attenzione.
Il sentiero è sempre ben tenuto ed evidente fino al bivio 3C-3D dove diventa più difficile, ripido e su terreno friabile ma oramai ci siamo e dopo qualche gradone siamo finalmente alla croce metallica dei 3022 m del Corno Bussola.
Panorama a 360, obbligatorio scegliere una giornata limpida x godere in pieno dello spettacolo.
Discesa. Ritornare da dove siamo saliti lungo il 3C non sarebbe niente male ma la cresta est lungo il sentiero 3D è veramente unica.
Il primo tratto scendendo dalla cima è iper trialistico e in diversi tratti non pedalabile a meno di grossi rischi.
Dal bivio in poi le cose migliorano decisamente, dopo un breve tratto su sfasciumi il sentiero si mantiene praticamente sempre in cresta, relativamente largo e quasi tutto pedalabile ma sempre esposto.
Entusiasmante. Praticamente una planata sopra i laghi sottostanti. Poco prima dell'ultimo tratto che porta al colle Palasinaz altri due tratti attrezzati con corde e scalini.
Da qui in poi l'itinerario è in comune con il classico che scende lungo il vallone di Mascognaz dove il divertimento e l'impegno tecnico non mancheranno ma il cuore rimarrà sempre lungo la meravigliosa cresta.
Arrivati a Mascognaz si potrebbe provare il 14D invece del 14B riportato dalla traccia che risulta spaccabudella e braccia.
Con un po' di poderali e qualche ST si arriva cosi a chiudere l'anello (ultimo tratto della traccia è su bitume causa foratura ma volendo c'è il percorso delle piste da sci tutto off road).
Giro da mettere negli annali ma mi raccomando casco in testa ben allacciato, luci accese anche di giorno e PRUDENZA sempre.
NB: anche se fatto in senso opposto qui potete vedere tutto il primo tratto fino alla cima:
https://www.youtube.com/watch?v=zm6m_nUYbKU
Ndr: la salita molto meglio cosi: https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/19642
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 43 km
Dislivello: 2000 m
Tempo: 9 h
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia gps: Bussola
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"Una planata sui laghi sottostanti" |
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