Itinerario di Cicloalpinismo con discese tecniche molto difficili e vari tratti esposti. Quasi sicuramente una prima assoluta.
M. Crabun già amico di scarlingate dalla via normale merita sicuramente un approccio disagiato anche dalla cresta W.
Start dal fondovalle di Arnad 360 m. Parcheggio macabro dietro il cimitero, no acqua. Salita a pedale passando dal centro antico, con subito bel taglio ripido, facile pedale bitumato e rattoni mortali per mulattiere perfette e simil lastricate. A Le Meriou 1200 m possiamo anche smontare i pedali perchè per 3h serviranno molto poco. Assaggio fino ad Arsines 1350 m, facile fino a La Peullas 1550 m (bellissimo borgo restaurato con ultima acqua) e Asburgico fino alla cima. Nel bosco sentiero marcato da piccoli ometti e vernice verde fluo ma non evidentissimo. Da Pian Dzen 1950 m l'ambiente diventa ancora più selvaggio ed aspro con traccia di sentiero sempre e comunque ripida senza tregua. A 2150 si cambia esposizione passando nella Comba Freida di nome e di fatto. Meta originaria era il colle d'Arche ed eventualmente le Pierres Blanches ma quasi involontariamente le gambe hanno deviato fuori sentiero direttamente sulla cresta a monte con le varie anticime del Crabun in vista. A 2480 m scolliniamo sopra le nuvole. Marooo !Il Crabun è li ad un tiro di scoppio ma qualche su e giù rallenta la marcia. E' tardi, lo start con orario da imbruttito non ha aiutato e a 2630 m ci fermiamo a malincuore. La discesa sarà lunghissima e il buio sicuro ma prima ci godiamo 2 min di Paradiso con tutte le cime più alte della bassa VdA che sbucano da un tappeto di nuvole.
Discesa ON: cresta a ritroso bellissima, panoramica e tecnica. Per aumentare il coefficiente di difficoltà la forcella mi saluta subito perdendo pressione ed andando a pacco ad ogni minimo peto. La ciclabilità è discreta nel senso di non continua ma vari passaggi su roccioni meritano la foto social. L'erba olina scivolosissima rompe un po' gli zebedei fino ai ruderi di Arche poi fondo diventa più roccioso ma sempre discreto e tecnico fino a Pian Dzen non prima però di aver assaggiato passi molto tecnici e micro tornanti della morte. Qualche metro suicida troppo ripido lo lasciamo ai posteri. Dal Pian le cose si fanno più umane. Sentiero antico e ben tracciato ma mai banale. Rami e un mare di pignette malefiche annullano spesso il grip e l'FBL è d'obbligo. Si scende pianissimo e a chiappe blindate sudando acido lattico. Rude ma volgare, facile ma non facilissimo :-)
Discesa ON: cresta a ritroso bellissima, panoramica e tecnica. Per aumentare il coefficiente di difficoltà la forcella mi saluta subito perdendo pressione ed andando a pacco ad ogni minimo peto. La ciclabilità è discreta nel senso di non continua ma vari passaggi su roccioni meritano la foto social. L'erba olina scivolosissima rompe un po' gli zebedei fino ai ruderi di Arche poi fondo diventa più roccioso ma sempre discreto e tecnico fino a Pian Dzen non prima però di aver assaggiato passi molto tecnici e micro tornanti della morte. Qualche metro suicida troppo ripido lo lasciamo ai posteri. Dal Pian le cose si fanno più umane. Sentiero antico e ben tracciato ma mai banale. Rami e un mare di pignette malefiche annullano spesso il grip e l'FBL è d'obbligo. Si scende pianissimo e a chiappe blindate sudando acido lattico. Rude ma volgare, facile ma non facilissimo :-)
Da La Pelluas il sentiero torna ben battuto e pulito. Bellissimo con tornanti perfetti e qualche sassetto quà e là da copiare. Lussuria ! A 1400 deviamo a dx andando a ripercorre a ritroso tutto il Traverse Trail. Un capolavoro appena restaurato da qualche premio nobel della sentieristica ma ovviamente dedicato ai bipedi quindi diverse spintarelle sono necessarie fino a Echallogne 1350 m, altro borgo meraviglioso. La bellezza continua ancora fino a Reille alternando fantastici tratti esposti (e qualche tecnico da non sottovalutare) e risalite brevi ma estenuanti (attenzione a non farvi ingannare da qualche vecchia cartina o traccia, il sentiero causa frana è stato deviato recentemente a monte facendo un giro più alto e largo). A Reille le ore di luce di Febbraio oramai terminano, resistiamo ancora fino a poco dopo Languesse ma poi dobbiamo cedere e rimandare il notevolissimo impegno tecnico del sentiero alla prossima puntata. Rimane comunque estremamente impegnativo, roccioso, qualche scalinata pseudo naturale e finale anche con molta foglia. Insomma roba seria che le luci di emergenza non permettono.
La traccia torna mestamente su asfalto alla macchina. Galeotto fu il Crabun.
In conclusione: itinerario moolto impegnativo, wild e disagiato. Dislivello estivo, sezioni tecniche a gogo e FBL in molti punti. State tuonati, more to come.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 25 km
Dislivello: 2650 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Molto difficile
Condizione fisica: Molto duro
Traccia Gps: Anticima W Crabun 2630 m
In conclusione: itinerario moolto impegnativo, wild e disagiato. Dislivello estivo, sezioni tecniche a gogo e FBL in molti punti. State tuonati, more to come.
Stay Wild
#JAGTeam
#ciclodisagio
Distanza: 25 km
Dislivello: 2650 m
Tempo: 10 h
Difficoltà tecnica: Molto difficile
Condizione fisica: Molto duro
Traccia Gps: Anticima W Crabun 2630 m
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