domenica 24 maggio 2020

Cima Mezzeno Orientale 2230 m

Itinerario di Cicloalpinismo con lungo portage e discese tecniche.
Astenersi Culibiotti.
Orobie scuola di Ciclodisagio rustico e volgare. Oggi andiamo alla scoperta della Valcanale e della Valsanguigno con immancabile croce di vetta.

Start da Ardesio comodo e ampio P, 550 m.
Per evitare l'asfaltata Valcanale proviamo ad entrare dalla porta di servizio.
Subito rattoni per le frazioni Stalette, Cerete dove comincia una bella poderale che con qualche su e giu e qualche tratto di bel sentiero ci porta fino al torrente Acqualina 810 m. Ottimo inizio ! Sempre costeggiando il torrente quasi tutto in ST riusciamo, tranne qualche breve passaggio, a pedalare addirittura fino a Valcanale 1000 m ! Figus. Da Valcanale classica salita tostissima fino all'Alpe Corte 1420 m prima e al Passo Branchino 1821 m poi proprio sotto il maestoso Pizzo Arera e Corna Piana le Dolomiti Pota Pota. La salita ciclabile è veramente dura e in più bisogna investire qualche centello anche in Spintage / Portage. Al Passo assembramenti di merenderos ma panorami mozzafiato specie ora ad inizio stagione quando la neve ancora lambisce il lago e copre tutti valloni del Pizzo.
Dal Passo bella discesa da 300 m fino alle Baite di Mezzeno 1580 m con qualche passaggino teNNico. Acqua.
Cambio assetto. Prima tappa Passo della Marogella 1870 m dove lumiamo ma schifiamo la discesa ancora all'Alpe Corte (che sembra bella). Ancora Portage lungo la cresta con qualche nanometro in sella per le foto e siamo alle pendici del Monte delle Galline 2131 m. La bella croce bianca di cima è ormai in vista. Ci siamo: 2230 m. Panorama a 360 su tutto lo scibile orobico ma soprattutto sui laghi Gemelli sottostanti per ispirazioni future.

Discesa ON:
Subito cattiva fino al Passo dei Laghi Gemelli 2139 m dove ci infrattiamo a destra nel Vallone Acqualina (si chiama cosi ?). Trattasi di discesa ammazzacristiani, lenta, spesso con poca pendenza e prioni in ogni dove. Fragmentata e faticosa ma in contesto 5 stelle. Dove le rocce fanno spazio ai pratoni si tira un filo il fiato ma dietro l'angolo c'è subito la sezione hard core. Brasatura fronte e retro e siamo al ponticello di quota 1490 m.
Qui anzichè andare a prendere il classico giro dello Zulino ci facciamo irretire dalle isoipse e andiamo a prendere il 265A alto. In teoria un centello di salita e poi un bel traversone. In pratica una serie infinita ed estenuante di su e giu scarsamente ciclabile fino alle baite Campagano e a pedale tendente a zero fino al congiungimento del sentiero che sale da valle. Ovviamente farcito da Pini mughi, alberi e radici vari. #limortaccitua ! AllaBaita di mezzo inserisco il power save e lemme lemme arriviamo alla Forcella di Zulino 1750 m. Fine del disagio a meno che non ... cominci a piovere. Yeah ! Zulino bagnato zulino emozionato. Bellissima e tecnica discesa lungo tutta la Valasanguigno. Al Rifugio Gianpace 1330 m prendiamo sulla destra del torrente la meno nota discesa lungo il Sentiero della Valsanguigno. Bello bello anche vaginoso tranne una sezione a chiocciala modello saponetta. Sopra Novazza il ST diventa forestale ma comunque sempre piacevole con un ultimo richiamino wild di ST. Non rimane che il noioso trasferimento all'auto.

In sintesi: itinerario di disagio orobico per veri intenditori.

Stay Wild

#JAGTeam
#ciclodisagio

Distanza: 40km
Dislivello: 2500 m
Tempo: 12 h
Difficoltà tecnica: Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Traccia gps: Cima Mezzeno Orientale









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